La cura Simoncini: una bufala pericolosa

l'ex medico Tullio Simoncini

Molti lettori mi hanno chiesto di creare un articolo riassuntivo sulle "cure" del guaritore Tullio Simoncini così da poterlo linkare quando serve e da poter raccogliere in un unico post tutte le informazioni raccolte finora.
Riassumo quindi qui tutte le analisi che ho fatto in questi mesi sulla sua bizzarra teoria. Questo post può servire da riferimento perchè raccoglie i principali dati che ho raccolto sulle idee del singolare guaritore romano. È necessariamente un articolo molto lungo in quanto raccoglie più di un anno di analisi, documentazione e studio sulle teorie dell'ex medico. Chiunque avesse particolari da aggiungere o correzioni da fare mi contatti.

Chi è Simoncini

Tullio Simoncini è un ex medico romano radiato dall'albo dei medici e condannato a quattro anni e quattro mesi totali di reclusione, su denuncia di parenti di alcuni suoi ex pazienti, per omicidio colposo (in un caso) e truffa (in due casi) in seguito alla morte di tre persone che si erano affidate a lui per curare la propria malattia tumorale. La condanna, confermata in via definitiva, è anche di risarcimento civile (800.000 euro) e riguarda anche suo fratello (medico anch'esso). I reati sono estinti per prescrizione. L'ex medico è stato condannato anche in Albania per la morte di un paziente (italiano) a due anni di reclusione per negligenza medica. Per lo stesso caso Simoncini è stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione (per omicidio colposo ed esercizio abusivo della professione medica).

Nell'aprile del 2011 l'AGCM ha condannato il guaritore con una sanzione di 50.000 euro ed il divieto di proseguire la sua attività e di pubblicizzarla. Ha inoltre vietato la pubblicità in generale tramite internet del suo metodo. Nonostante la condanna e la radiazione, le sanzioni ed il divieto di proseguire con la sua attività Tullio Simoncini continua ad esercitarla e l'ha anzi estesa in tutto il mondo con l'aiuto di internet e di collaboratori che ne pubblicizzano le teorie. L'ex medico ha trasferito la titolarità del suo sito ad un'altra persona sperando di sfuggire all'intimazione dell'AGCM ma questa, ravvisando che questo non cambia il carattere "promozionale" del suo sito gli ha inflitto un'ulteriore multa di 50.000 euro.
L'ex medico romano si presenta come un oncologo acclamato all'estero e ricco di riconoscimenti scientifici, una sua dichiarazione periodica è la partecipazione a congressi internazionali di medicina come applaudito relatore. In realtà i congressi descritti da Simoncini nel suo stesso sito, non sono congressi di medicina ma riunioni di guaritori, medici alternativi, ufologi ed operatori dell'occulto. In molti di questi casi il congresso era organizzato da centri estetici o come nel caso di un congresso americano su tecniche anti invecchiamento, da un'azienda (la Jade Energy) che produceva cosmetici e prodotti anticellulite. Un altro incontro francese era un convegno di medicina alternativa su  rimedi estetici ed "anti età" e vedeva Simoncini tra i partecipanti. Tullio Simoncini non ha MAI partecipato quale relatore ad un congresso di medicina ufficiale.

LA TEORIA

Simoncini ha teorizzato che la causa unica e necessaria di tutti i tumori (maligni e benigni) è la CANDIDA ALBICANS un fungo presente in tutti gli ambienti terrestri ed anche normalmente nel nostro organismo.
La candida sarebbe la causa anche di altre malattie quali il diabete, la psoriasi e la sclerosi multipla.

Il fungo si raccoglierebbe in colonie ed il tessuto sano lo "incisterebbe" formando delle masse. Queste formano il tumore (che quindi avrebbe una zona interna formata dal fungo ed una esterna dal tessuto di "reazione") da qui il suo slogan "il cancro è un fungo". La candida cioè, non sarebbe la causa del cancro ma il cancro stesso. Basterebbe però considerare che non tutti i tumori sono masse (la "massa" cancerosa è un'idea medievale o di chi non ha mai visto un tumore, un medico sa che un tumore non è necessariamente una "massa") per chiudere ogni discussione.
Ma proseguiamo.
Le metastasi sarebbero colonie di funghi che si staccano dalla colonia principale per essere trasportate a distanza
L'ex medico però non spiega come possa fare una colonia di candida ad entrare in un vaso sanguigno per essere trasportata a distanza.
Le attuali conoscenze sulle neoplasie invece spiegano benissimo, anche se non completamente, quali sono i principali meccanismi di diffusione dei tumori.
L'ex medico dichiara di poter guarire con il bicarbonato circa il 90% dei malati (ha anche dichiarato di poter curare il 99% di malati non terminali) che ricorrono a lui. Solo i tumori alle ossa e quelli ematici risponderebbero male alla sua terapia. In diverse occasioni ha affermato di curare in un giorno o in pochi giorni al massimo, molti tumori maligni. Paragona l'azione del bicarbonato a quella dell'"acqua calda sul ghiaccio".

Tullio Simoncini non è arrivato a questa conclusione per mezzo di studi o ricerche effettuate su campioni di tessuto o osservazioni statistiche ma ha tratto questa conclusione perchè a suo dire tutti i tumori sono bianchi come la candida. Questo è il primo e l'unico elemento che ha permesso all'ex medico romano di formulare la sua teoria. Simoncini ha dichiarato di non aver mai cercato la candida nei tumori e non ha mai pubblicato dati scientifici o statistici sui risultati ottenuti.


Eppure una persona che sostiene che la causa di tutti i tumori sia la candida avrebbe un mezzo semplicissimo per dimostrare di avere ragione: cercare la candida nei tumori. Perchè Simoncini non lo ha mai fatto?
Che non abbia mai cercato la candida nei tessuti tumorali non è probabilmente un caso: avrebbe altrimenti scoperto che questo fungo è a volte presente ma non sempre e soprattutto non frequentemente. Ce lo dicono le analisi degli anatomopatologi effettuate a milioni ogni giorno nel mondo ed anche degli studi scientifici come questo su più di 2000 autopsie nelle quali la candida era stata trovata nell'8,1% dei casi e questo con più di 8000 casi nei quali la candida era stata evidenziata (secondo l'anno in esame) dal 2,2 al 7,3% dei casi. La candida nei tumori solidi si riscontra soprattutto in quelli che hanno un collegamento con l'ambiente esterno (intestinali, genitali, orali). Questo perchè è normalmente presente nel nostro organismo ed approfitta (è un organismo saprofita) delle condizioni di "indebolimento" dei nostri tessuti (quali appunto i tumori o altre malattie). Confrontando i tumori solidi (quelli degli organi) con quelli liquidi (quelli del sangue) la presenza di candida è più frequente in quelli liquidi (come le leucemie) mentre nei tumori solidi è molto più rara (il 2% su 1170 autopsie). Tra le micosi di persone malati di tumore poi, nello stesso studio è più presente l'aspergillosi piuttosto della candidosi.
In teoria non è impossibile che questo fungo causi un tipo o qualche tipo di tumore (esiste un tumore del fegato causato dalla tossina di un fungo dei cereali) ma l'idea che un unico fungo, la candida, causi tutti i tumori (come se questi fossero un'unica entità) oltre che indimostrata è assolutamente improbabile.

Nessuno studio ha mai notato una presenza di candida che suggerisca l'ipotesi di Simoncini  in tessuti tumorali, personalmente non ho mai visto una colonia di candida che formasse una "massa" tumorale e nessun medico o chirurgo al mondo, oltre Simoncini, ha mai notato una cosa del genere. L'ex medico è sempre molto vago sugli argomenti che supporterebbero la sua teoria ed anche a domande precise (poste per esempio in occasione di incontri che pubblicizzano la sua "cura") è molto evasivo e nega anche le evidenze che smentiscono le sue conclusioni.
Tra le affermazioni più singolari del guaritore vi è quella secondo cui il cancro sarebbe una malattia contagiosa (perchè la candida è contagiosa) e quindi farebbe bene vivere protetti dal bicarbonato. Un'ulteriore assurdità assolutamente campata in aria assieme a quella, molto più crudele, che vuole Simoncini contrario all'uso di morfina (è un potente analgesico) in caso di dolore neoplastico (che è uno dei dolori più intensi che si possono provare).

Tutti i tumori sono bianchi? Non è vero.

A sentire questa affermazione sembra quasi che Simoncini non abbia mai visto un tumore dal vivo. Non è vero che tutti i tumori sono bianchi. Già il nesso tra il colore bianco e la candida è molto debole. Non è certo il colore di un tessuto che ci fa scoprire la sua natura altrimenti le ossa o i denti dovrebbero essere composti da colonie di candida. Nel caso dei tumori esiste una spiegazione del loro eventuale (e frequente) colore chiaro. Nei tumori compaiono dei fenomeni di necrosi (morte cellulare) e di ischemia (mancato afflusso di sangue) e spesso la prima è conseguenza della seconda. Un altro fenomeno tipico dei tumori (anche di quelli benigni) è la "colliquazione": una sorta di degenerazione liquida dovuta proprio ai fenomeni tipici sopra descritti, che rende praticamente liquide alcune zone del tumore. E' possibile anche il fenomeno contrario, la calcificazione. Il tumore cioè si "solidifica" in alcune zone diventando solido, "pietrificato".
E' vero quindi che molti tumori sono bianchi, per il tipo di cellule che li compongono o per uno di quei fenomeni descritti. Trovare un tumore bianco è perciò una possibilità spiegabile in tanti modi. In ogni caso l'asserzione che tutti i tumori siano bianchi oltre che poco corretta, non è vera, risparmiandovi le immagini più crude, ecco alcuni esempi:
Melanoma

Cisti endometriosica rotta che lascia intravedere il suo contenuto marrone-nero (è chiamata "cisti cioccolato" per questa sua caratteristica).
 
 Ipertrofia congenita dell'epitelio pigmentoso della rètina (tumore oculare)

 Sarcoma di Kaposi

Cancro del colon (area giallo-rosa in alto a sinistra)

Carcinoma squamocellulare
Basalioma pigmentato

Secondo il guaritore, nessun medico e nessun anatomopatologo riesce a vedere la candida che forma il tumore in quanto svolge delle indagini superficiali, senza andare al centro della massa. Anche questa teoria è infondata. A parte l'esame visivo diretto che non evidenzia mai la presenza macroscopica (visibile ad occhio nudo) della candida, gli anatomopatologi esaminano ogni pezzo istologico (cioè il pezzo asportato in un intervento chirurgico) in profondità effettuando delle sezioni che poi analizzano al microscopio. Ogni pezzo operatorio quindi è (DEVE essere) analizzato a fondo o l'esame istologico oltre che scorretto non sarebbe esaustivo.
L'esame al microscopio dei tessuti che compongono un cancro evidenziano sempre e solo cellule neoplastiche e non sempre candida (che quando presente ha in ogni caso diversi motivi che ne spieghino e giustifichino la presenza).
Negli ultimi anni inoltre si è assistito ad una diminuzione delle infezioni da candida mentre le percentuali di persone che si ammalano di tumore è in aumento (per vari motivi): come spiega Simoncini tale incongruenza? Semplicemente non la spiega.

In alcuni tumori il contenuto della massa è addirittura visibile ad occhio nudo come ad esempio nelle cisti dermoidi che contengono strutture embrionarie come denti o capelli, dove sarebbe andata a finire la candida in questi casi?


Le cellule tumorali inoltre non sono cellule "normali" altrimenti un anatompatologo non potrebbe riconoscerle: hanno caratteristiche particolari, rispondono a stimoli e reazioni specifiche e presentano anche modificazioni della loro struttura non presenti nelle cellule normali. Ogni cellula cancerosa inoltre assume una colorazione particolare a contatto con alcune sostanze apposite, questo permette di distinguere una cellula tumorale da una normale ed una cellula tumorale di un tipo da quella di un altro tipo. Questo procedimento è utilizzato proprio negli esami istologici. La stessa cosa vale per la candida che ha un aspetto assolutamente caratteristico e riconoscibile e quando presente è facilmente visualizzabile (con un normale microscopio ottico).
Questa immagine mostra ad esempio delle colonie di candida albicans in mezzo ad altre cellule. Le cellule sono colorate di verde, la candida è rappresentata da quei filamenti (si chiamano "ife") scuri indicati dalle frecce. Estremamente difficile per un anatomopatologo (ma anche per qualsiasi persona volesse provarci) non notarla:


In questa immagine invece, ecco come si vede la candida con un normale microscopio ottico, più che evidente e tipica:



Simoncini quindi sostiene che non solo la candida non sarebbe mai stata notata da milioni di anatomopatologi in tutto il mondo (ed in tutti questi anni) ma anche le foto e le immagini microscopiche dei tumori sarebbero finte perchè in nessuna di esse si nota questo fungo in maniera significativa.
L'unico al mondo che afferma l'esistenza della candida nei tumori è Tullio Simoncini, che, ironia della sorte, è anche quello che dice di non averla mai cercata. Raccogliere immagini di tumori che mostrano candida evidentemente gli risulta troppo complicato.
La teoria Simoncini quindi è palesemente sbagliata.

I tumori si curano con il bicarbonato: non è vero.

La cura per tutti i tumori, sempre secondo l'ex medico romano, sarebbe il BICARBONATO DI SODIO, in alternativa, per i melanomi cutanei, la TINTURA DI IODIO. A questa conclusione l'ex medico sarebbe giunto osservando che il mughetto (infezione provocata dalla candida nel cavo orale) dei bambini viene facilmente risolto con applicazioni di bicarbonato. Simoncini non ha mai sperimentato scientificamente questa teoria. Non esistono studi scientifici che provano che il bicarbonato possa curare un tumore.
Seguendo il ragionamento di Simoncini basterebbe utilizzare potenti antimicotici invece del debole bicarbonato ma secondo l'ex medico gli antimicotici non avrebbero effetto.
L'uso del bicarbonato per la cura dei tumori maligni non è un'idea originale. Attualmente si utilizza questa sostanza per diminuire alcuni effetti collaterali della chemioterapia e sono stati effettuati numerosi tentativi per un utilizzo più diretto. Si è puntato sul fatto che per motivi metabolici le cellule neoplastiche proliferano in ambiente acido, utilizzando così una sostanza basica si poteva tentare di rendere l'ambiente sfavorevole alla crescita neoplastica. Si è provato di tutto (i farmaci "inibitori della pompa protronica, quelli utilizzati nell'ulcera  gastrica ad esempio ma anche uno stato provocato ma controllato di "alcalosi metabolica", patologica in situazioni normali) con l'obiettivo di innalzare il pH del sangue (rendendolo ancora più basico di quanto sia nell'uomo in condizioni normali) anche il bicarbonato. I risultati sono stati molto discordanti: di fronte a diversi insuccessi (con addirittura un aumento della crescita tumorale) i successi sono stati minimi e spesso ricchi di effetti collaterali, in ogni caso non vi è mai stato nessun effetto diretto sul tumore maligno. Se qualche risultato sembra esserci è di potenziamento dell'azione dei chemioterapici. Vedremo gli studi più avanti. Da notare che Simoncini afferma che non vi è alcun ruolo del pH nella sua cura ma un effetto diretto (antimicotico, cioè che distruggerebbe le colonie di candida) della sostanza nelle masse tumorali.

In ogni caso affermare che il bicarbonato possa guarire tutti i tumori (o molti di essi) è, fino a prova contraria, assolutamente falso. Il bicarbonato viene usato addirittura per favorire la crescita di cellule tumorali in laboratorio come aggiunta nei terreni di coltura.

IL COMPLOTTO

Tullio Simoncini dichiara che la scienza conosce la correttezza della sua idea economicamente vantaggiosa ma non la applica per un complotto che punterebbe a non far perdere alle attuali cure il primato nelle vendite.  La teoria non sta in piedi: basterebbe ricordare il premio Nobel assegnato allo scopritore del batterio che causa l'ulcera gastrica (ed il cancro gastrico) che, andando contro tutte le conoscenze della sua epoca, con i fatti e gli studi ha dimostrato di avere ragione. Oltre a non aver mai provato questo presunto complotto (che risulta oltremodo stupido in quanto gli stessi "complottanti" preferirebbero morire di tumore piuttosto che salvare la gente e soprattutto tutti i medici del mondo si lascerebbero sfuggire l'occasione di annunciare finalmente la causa e la cura del cancro lasciandola alla mercè di un guaritore anonimo) Simoncini si contraddice ripetutamente. Afferma che la scienza non studia il ruolo del bicarbonato nei tumori e poi cita dei lavori scientifici a sostegno delle sue teorie. Afferma che la cura è alla portata di tutti, economica e semplice ma poi dichiara che nessuno è autorizzato ad effettuarla senza la sua supervisione. Dichiara che la sua cura è priva di rischi ma afferma che è necessario inserire dei cateteri direttamente nell'organo da colpire con il bicarbonato, cervello, seno e così via, procedura invasiva, rischiosa e da effettuare in ospedale.
Tullio Simoncini si descrive come un medico che ha abbandonato glorie e successi passati come oncologo per ritrovarsi boicottato ed escluso dalla comunità scientifica per le sue idee.
In realtà Tullio Simoncini (come si evince dal suo curriculum) non è mai stato assunto in un ospedale come oncologo ma lavorava come medico della commissione invalidi dell'INPS. Non certo una posizione da luminare dell'oncologia e forse proprio il suo fallimento professionale e successivamente economico lo ha portato sulla pericolosa strada dell'attività di guaritore.
Anche l'affermazione ricorrente che l'ex medico venga invitato in conferenze mediche in giro per il mondo è fuorviante. In realtà Simoncini partecipa solo ad incontri di medicina alternativa e confronti con profeti, ufologi, complottisti e simili che di scientifico non hanno assolutamente nulla.
Il libro venduto da Tullio Simoncini è edito dalla Lampis edizioni che ha in catalogo esclusivamente testi dedicati all'occultismo, allo spiritismo, ai guaritori filippini e l'ufologia, l'editore è un "guaritore", medium che ha collaborato con pranoterapeuti e frequenta gruppi "olistici". Recentemente Tullio Simoncini ha rilasciato un'intervista a Jaime Maussan, un ufologo che effettua riprese di cavalli volanti, astronavi aliene ed apparizioni mistiche. Non ci sono tracce di relazioni scientifiche serie o presentate in sedi adeguate. Un altro incontro si è svolto ad ottobre 2010 con David Icke, l'uomo che afferma che la razza umana sia un incrocio tra rettili ed uomini (detti rettiliani) e che questa "elite" ci governa.

In Italia Tullio Simoncini è stato pubblicizzato da Massimo Mazzucco (che è anche il suo referente e contatto americano), proprietario di un sito internet che tratta temi come i complotti planetari e che ha realizzato video ed articoli sulle medicine alternative, sugli attentati alle torri gemelle, sui cerchi nel grano, sulla conquista della Luna (che secondo lui sarebbe stata una finzione), sugli UFO. Mazzucco, avvertito delle manipolazioni delle testimonianze contenute nei video da lui realizzati sui casi di Simoncini non ha mai eliminato, modificato o corretto le parti dimostrate false anche se ha ammesso di aver manipolato una lastra che sarebbe stata la "prova" di una guarigione ottenuta grazie al bicarbonato ed ancora oggi mette in contatto persone malate con il guaritore romano.

Una utente chiede se può somministrare il bicarbonato al padre malato di tumore. Massimo Mazzucco risponde che, se lui vuole, sarà lui a mettere in contatto i due.

GLI STUDI

L'uso del bicarbonato di sodio nei tumori è stato studiato ripetutamente negli anni. Si intendeva soprattutto sfruttare il suo debole potere alcalinizzante per sfavorire la crescita dei tumori ma i risultati non sono stati per nulla esaltanti. Per lo stesso principio si sperimentano anche alcuni farmaci "antiacido" (inibitori di pompa protronica), soluzioni saline ed alcalinizzanti di varia natura.
Qualche risultato da parte del bicarbonato (come detto prima) lo si è avuto nel potenziamento dell'azione di alcuni chemioterapici ma si tratta di risultati sperimentali e molto discordanti. Oggi il bicarbonato è utilizzato per diminuire alcuni effetti collaterali della chemioterapia.
Esistono quindi studi che mostrano l'aumento della crescita di un tumore gastrico (in cavie) con una dieta a base di bicarbonato o che l'alcalinizzazione delle urine causa progressione del tumore vescicale. Il bicarbonato ha inoltre aumentato l'effetto carcinogenico (=che provoca tumori) di alcune sostanze come i polifenoli e l'acido ascorbico o in associazione ad altre sostanze causa crescita delle cellule tumorali.
Uno studio recente ha evidenziato che, una dieta a base di bicarbonato di sodio (su cavie), ha mostrato di diminuire le dimensioni e la sopravvivenza di cellule metastatiche (in alcuni tumori) proprio agendo sul pH di (non discute di candida o altre azioni del bicarbonato) ma non ha avuto nessun effetto sul tumore primario in nessun tipo di tumore. Lo stesso centro (è il Cancer Center di Tampa in Arizona) sta continuando la sperimentazione che è sovvenzionata dal National Cancer Institute. Il prof. Robey, che ha condotto lo studio sul bicarbonato sulle cavie, ha sottolineato in un'altra ricerca che la sostanza non mostra attività antitumorale contro le forme di cancro più aggressive e che le quantità sufficienti a variare il pH sanguigno sono molto pericolose già nelle cavie ma anche sull'uomo.
Come si vede l'uso del bicarbonato è provato e da enti ufficiali e pubblici tanto che un ente pubblico statunitense (il NCCAM, centro nazionale per le medicine alternative, "costola" del NIH) ha sovvenzionato la ricerca relativa ad un miglioramento delle metodiche di immagine (in particolare con una nuova risonanza magnetica), per affinare lo studio dell'uso del bicarbonato con la chemioterapia, anche se questa iniziativa ha causato diverse reazioni scettiche e critiche, visto l'atteggiamento non del tutto scientifico del medico che effettua questi studi. Anche chi conduce studi sul pH tumorale comunque, ha sottolineato che il bicarbonato non è in ogni caso da considerare un sostituto delle attuali terapie.
Lo studioso che ha effettuato questi esperimenti con il bicarbonato li ha ripetuti recentemente ed anche in queste nuove ricerche si è evidenziato che il trattamento delle cavie con il bicarbonato non ha fermato la crescita tumorale che si è mostrata uguale quando non superiore a quella che avviene senza alcun trattamento.

Crescita tumorale con i vari trattamenti dello studio (la linea blu mostra la crescita dei tumori in cavie trattate con bicarbonato di sodio). Il tumore (mammario) continua a crescere in maniera sovrapponibile (quando non maggiore) al "non trattamento"
Da: Robey IF: Bicarbonate and dichloroacetate: Evaluating pH altering therapies in a mouse model for metastatic breast cancer.

Altri studi più recenti (in vitro), mostrano come il bicarbonato di sodio possa stimolare la proliferazione delle cellule tumorali.
Il bicarbonato di sodio inoltre è somministrato per alcuni effetti collaterali della chemioterapia e non ha mostrato, anche in questo caso, particolari effetti direttamente sul tumore. Le evidenze sono quindi queste: il bicarbonato di sodio ad oggi non ha mai mostrato particolare attività antitumorale diretta. Non sono da minimizzare i rischi della sua somministrazione in individui con un organismo indebolito da una grave malattia, prima tra tutte l'alcalosi metabolica che è una tipica complicanza diretta delle iniezioni di bicarbonato. Proprio gli studi effettuati evidenziano che l'attività del bicarbonato è poco evidente di fronte ad un chiaro rischio di alcalosi metabolica. Nei topi da esperimento ad esempio la dose massima di bicarbonato somministrabile in sicurezza (oltre la quale si arrivava a procurare la letale alcalosi) riusciva a "saturare" una massa tumorale di soli 15 milligrammi. L'ipotesi che alcalinizzare l'ambiente tumorale (idea che comunque non ha niente a che vedere con quella di Simoncini che usa il bicarbonato come "anticandida") esiste da decenni e questo dimostra non solo la falsità delle dichiarazioni che vorrebbero "non sperimentato" l'uso del bicarbonato ma anche l'evidenza che non vi è alcuna ragione per usare questa sostanza per curare i tumori. Già nel 1968 un gruppo giapponese provò l'effetto del bicarbonato (sempre su cavie) direttamente a contatto delle cellule tumorali e questo evidenziò il fatto che il tumore non migliorava ed anzi aumentava di volume.
Effetti sul tumore di varie soluzioni iniettate direttamente nell'addome di cavie, tra le quali una al bicarbonato. Quest'ultima non migliora le dimensioni della lesione che appare anzi più voluminosa.
La "manipolazione del pH tumorale quindi (campo di ricerca che comunque non ha nulla a che vedere con le bizzarre ipotesi di Simoncini) si studia da tempo. Non è semplice ipotizzare un ruolo definitivo di questo tipo di terapie visto che i risultati continuano ad essere molto discordanti (e l'uso di bicarbonato espone a pericoli), due studi recenti, per esempio, mostrano come l'alcalinizzazione della dieta con bicarbonato sembri prevenire il tumore prostatico in cavie, un altro studio mostra invece come, al contrario, è l'acidificazione del tumore che ne sfavorisce la crescita facilitandone "l'autodistruzione" (per "autofagia").
Attualmente quindi l'uso del bicarbonato nella cura dei tumori è inutile e potenzialmente pericoloso.

Non è possibile brevettare l'uso di un prodotto naturale come medicina: falso.

Secondo Simoncini la sua idea sarebbe scomoda per le industrie farmaceutiche poichè il bicarbonato è una sostanza naturale e quindi non brevettabile, cosa che ridurrebbe drasticamente i guadagni delle aziende multinazionali.
È falso.
Se è vero infatti che non è brevettabile una sostanza esistente in natura, lo è il suo "uso" particolare. Non si può brevettare il salice ma il suo uso come antifebbrile sì (vedi Aspirina), non si può brevettare il profumo di un fiore ma il suo uso come deodorante per ambienti sì.
Il bicarbonato come anticancro (se realmente funzionante) si potrebbe brevettare senza problemi e così infatti è stato per il suo uso particolare (per esempio come antibatterico, antimicotico). Proviamo ad immaginare i guadagni stratosferici dell'azienda che, brevettando la cura per il cancro, venderebbe miliardi e miliardi di confezioni di bicarbonato, anche ad un prezzo bassissimo. Un esempio di "prodotto naturale" brevettato è quello dell'aloe, utilizzata come potenziale agenze antineoplastico, il cui brevetto (dal 2001) è dell'università di Padova (e sovvenzionato dall'AIL, associazione italiana contro le leucemie).

Ulteriore prova della falsità di questa informazione è che vi sono anche dei farmaci chemioterapici che derivano direttamente dalla "natura", come la Vinblastina e la Vincristina (dalla pervinca, un fiore) o il Taxolo che deriva dal tasso (un arbusto). Brevettati, venduti, usati, anche se "naturali".

LE MANIPOLAZIONI SCIENTIFICHE

Spesso Tullio Simoncini per sostenere le sue teorie, cita degli studi scientifici che contengono i termini "candida e cancro". Strano che si dichiari "ignorato dalla scienza" per poi citare studi prodtti dalla stessa scienza, forse c'è una spiegazione.
Andando a studiare questi studi infatti, si evidenzia una pesante manipolazione delle conclusioni di Simoncini. In realtà gli studi che lui cita non gli danno ragione in nessun modo e spesso addirittura gli danno torto.
Questo lascia pensare a due possibilità: o Tullio Simoncini non ha nemmeno letto le ricerche che cita o ha falsamente riportato quegli studi come a suo favore nonostante sapesse che non lo fossero confidando nella disattenzione o nell'ignoranza del lettore. Sembra quasi che l'ex medico abbia inserito i termini cancro e candida in un motore di ricerca ed abbia premuto invio, copiandone i risultati. Quello che cita lui a favore della sua teoria infatti, non ha nulla a che vedere con essa e spesso afferma proprio il contrario di quello che vorrebbe il guaritore.
Un esempio grottesco è quello dello studio di Hopfer. Simoncini lo cita quando sostiene che la candida è presente nella maggioranza dei tumori, nel 79% dei casi addirittura.
Leggendo lo studio si capisce invece che la candida è presente nel meno dell'1% dei casi: su 19457 prelievi di tessuti neoplastici, 193 tessuti (di 76 pazienti) presentavano funghi, il 79% dei quali era rappresentato da candida (il 79% dell'1% del totale).
Un altro studio citato da Simoncini (quello di Hughes) come prova di coesistenza di cancro e candida nel 91% dei casi non dice esattemente questo. Lo studio afferma che in 109 casi fatali di micosi da candida (non esiste solo la albicans infatti ma anche altre specie) il 91% era rappresentato da candida albicans (quindi la candida albicans era presente NON nel 91% dei malati di cancro ma nel 91% di chi era morto per candida di vario tipo). La stessa cosa succede in quasi tutti gli studi citati da Simoncini per dar credito alle proprie teorie, in alcuni casi Simoncini cita addirittura studi che non hanno nulla a che vedere sull'argomento candida/tumori come quello che analizza le colonie di candida che si formano nei cateteri vescicali utilizzati in ospedale. In realtà, come abbiamo visto all'inizio dell'articolo, la presenza di candida nei tessuti cancerosi è possibile ma non frequente e la capacità di questo fungo di colonizzare tessuti con immunità compromessa (come quelli tumorali) spiega senza particolari complicazioni logiche la sua presenza in tessuti neoplastici. Simoncini, oltre alla letteratura citata ha manipolato pure le presunte testimonianze video, come vedremo successivamente e non ha effettuato l'operazione più semplice per verificare l'esattezza della sua teoria: esaminare dei pezzi anatomici (biopsie di tumori) alla ricerca della candida: perchè non lo ha mai fatto?

LE EVIDENZE

Come abbiamo visto non esistono prove o evidenze che la candida possa essere l'agente causale dei tumori. Eppure basterebbe da parte di Simoncini la preparazione di una statistica con dati nei quali si evidenzia la presenza di candida all'interno di tumori in maniera significativa. Simoncini non ha mai effettuato una cosa del genere. Non ha nemmeno mai spiegato perchè nessuno scienziato si sia mai accorto della presunta presenza di candida nelle sedi di un tumore. L'evidenza quindi gioca assolutamente a sfavore della teoria di Simoncini. Perchè per esempio in migliaia di laboratori nel mondo si coltivano cellule tumorali senza l'utilizzo di candida (che per Simoncini è necessaria)?
Non esiste nessuna evidenza di effetto benefico delle cure di Simoncini. Non vi sono dati scientifici nè statistici, non vi sono documentazioni, dati controllati, studi, catalogazioni disponibili. Non vi è nessuna pubblicazione scientifica da parte dell'ex medico romano. Non esiste nemmeno un dato esatto del numero dei pazienti trattati, non vi sono dati di follow up. Simoncini afferma di praticare da 25 anni questo tipo di cura, afferma di aver curato centinaia di pazienti in Italia e nel mondo. Ha pubblicato circa 35 casi su internet la maggioranza dei quali mostrano inesattezze, lacune, manipolazioni ed errori grossolani. Se in 25 anni fosse riuscito a "curare" 35 pazienti (su quanti trattati?) si potrebbe già parlare di "insuccesso" ma considerato che già i casi che ho analizzato io e rivelatisi falsi sono circa 20, vi sarebbe un tasso di successi praticamente nullo.
Anche le evidenze procurate da Simoncini quindi dimostrano l'assoluta inconsistenza delle sue idee.
Nè Simoncini nè i suo staff hanno mai confutato o smentito uno solo dei casi rivelatisi falsi alla mia analisi e che ancora sono annoverati come casi "risolti". Nonostante ripetuti tentativi non ho mai ricevuto la completa documentazione relativa ad un solo caso di presunta guarigione tramite le cure di Simoncini.

Le testimonianze

Sono forse l'aspetto che colpisce di più.
Esistono in rete diversi video e pagine internet che riporterebbero la testimonianza di varie persone che testimonierebbero una guarigione da un loro problema neoplastico da riferire alla cura di Simoncini.
In questi mesi ho studiato per quanto possibile queste testimonianze. Ho scartato quelle che non hanno nessuna documentazione per ovvi motivi.
Con i dati (quando disponibili) ho analizzato i casi, letto i referti, ascoltato le conclusioni e posso affermare che non vi è un solo caso tra quelli presentati in video o nelle pagine del sito di Simoncini che faccia sospettare un effetto positivo sull'andamento della malattia da parte del bicarbonato di sodio.
In particolare in alcuni video ed in alcune testimonianze presenti sul sito del guaritore romano, ho evidenziato numerose manipolazioni, omissioni, trasformazioni della storia clinica del paziente che fanno sospettare una malafede nella preparazione di queste testimonianze. Alcuni casi dimostrano che il bicarbonato non ha avuto nessun ruolo nella guarigione del paziente, dai referti e dai documenti emergono particolari che parlano di precedenti interventi chirurgici o completa rimozione del tumore e così via. Il bicarbonato è stato fatto alla fine delle cure tradizionali e Simoncini gli ha dato un ruolo che in realtà non ha. I casi giudicati falsi sono quelli dove la storia del paziente è stata totalmente stravolta o manipolata: non c'era più o non c'era mai stato un tumore, i referti parlano di malattie non tumorali, sono state scambiate TAC o lastre o referti istologici o i pazienti erano già guariti prima di sottoporsi alle cure di Simoncini, dei veri e propri falsi costruiti ad arte (da Simoncini o da chi ne ha realizzato i video, questo non posso dirlo).
Ho analizzato questi casi:
    Come si può vedere nei casi analizzati, non si tratta di complicate sottigliezze mediche o risultati dubbiosi, si tratta di vere e proprie falsificazioni, sostituzioni di lastre, referti, piccole furberie video, addirittura immagini modificate con programmi di ritocco immagine, tutti in pratica infantili trucchi da baraccone. Quest'uomo, definito "genio incompreso" o "luminare", non solo propone una teoria errata (e non la dimostra) ma utilizza banali artifici utili a spiazzare chi non comprende le immagini di una TAC, i termini medici o i referti. Il "trucco" dell'immagine TAC sostituita nel caso del tumore epatico ad esempio, è utilizzato anche in un altro caso, quello di un tumore cerebrale. Per mostrare il "miglioramento" delle lesioni, Simoncini utilizza un'immagine TAC diversa da quella iniziale. In pratica mostra la TAC cerebrale ad un livello differente da quello dove si vedevano le lesioni cerebrali in modo da farle apparire diminuite. E' facilmente intuibile guardando le strutture che si vedono nella presunta immagine del miglioramento, sono diverse (poichè appartengono ad una sezione diversa) da quelle dell'immagine di partenza (anche questo caso quindi è falso).
    Stesso trucco in un altro caso falso, quello del "cancro cervicale": qui addirittura basta guardare le strutture ossee visibili nelle due lastre TAC per capire che si tratta di livelli differenti.









    Nella prima sono evidenti le ossa del bacino (sono quelle strutture bianche in basso) nella seconda non si vedono più e sono visibili le cosiddette "ali ischiatiche", strutture molto più in alto rispetto alle prime.
    In questo modo il presunto tumore "sembra" più piccolo o migliorato, quando in realtà è soltanto visualizzato in una zona differente (più alta). Per capire ancora meglio il trucco posso utilizzare l'esempio fatto in altre occasioni. Se taglio un limone a metà vedo i semi. Se lo taglio più in alto, otterrò una sezione nella quale i semi non si vedranno. Questo non vuol dire che quel limone non ha semi ma che semplicemente bisognava tagliarlo nella zona adatta. Questo è quello che ha fatto Simoncini con le TAC mostrate nei casi descritti.
    In un altro caso Simoncini utilizza un banale fotomontaggio (con un programma di grafica sostituisce la parte della lastra che dovrebbe mostrare la zona con il tumore):

    Lastra "prima della cura", con il tumore.

    Lastra "dopo la cura" senza tumore.
    La parte destra della lastra è identica a quella "prima della cura",
    fenomeno impossibile fisicamente e tecnicamente, è un fotomontaggio
    Qui le due immagini sovrapposte per visualizzare meglio il trucco del fotomontaggio. Nel luglio 2013, Massimo Mazzucco, l'ex fotografo che realizza la maggioranza dei video promozionali di Simoncini e già proprietario del dominio "tulliosimoncini.it", ha ammesso di aver ritoccato (lui dice "manipolato") l'immagine della lastra per "permettere allo spettatore di vedere meglio la differenza". Il fotomontaggio quindi, sarebbe opera dell'autore del video e non di Simoncini (chissà perché serva un fotomontaggio per "permettere allo spettatore di vedere" una guarigione "evidente" dalle radiografie...tanto evidente da richiedere una manipolazione delle immagini).

    In un altro caso recente si lascia passare l'idea che una donna sia guarita da un tumore grazie alle cure di Simoncini. Lo dice lei stessa nel suo sito. La donna che si dichiara "documentarista di miracoli" e che realizza film di guarigioni miracolose, appare nell'ennesima testimonianza video nella quale non si hanno tracce di referti, cartelle, documenti o dati di fatto relativi al presunto tumore che l'avrebbe colpita. Dopo la lunga intervista si assiste ad un intervento chirurgico di rimozione del tumore e l'unico intervento del bicarbonato consisterebbe (è quello che si vede nel video) in un lavaggio del campo operatorio alla fine dell'operazione. Non si capisce quindi cosa vorrebbe dire la donna quando afferma che:


    "Quando ho scoperto la cura del cancro con il bicarbonato di soda del dottor Simoncini, sono passata a questo ed ho curato il mio cancro in poche settimane"



    Eppure nel video si mostra un'intervento chirurgico che asporta il presunto tumore. Mi pare perciò che si vada oltre ogni minima forma di credibilità.
    Ciò accade anche in tanti altri video, in uno per esempio, una donna racconta di essere stata colpita da un tumore ovarico. Operata, fa anche chemioterapia. In un secondo momento compare una recidiva (ovvero torna il tumore in un'altra parte, vicino al retto). La donna rifiuta l'intervento proposto dai medici e si rivolge a Simoncini.
    L'ex medico la invita ad operarsi ma "alla sua presenza". In occasione dell'intervento che rimuove la nuova formazione tumorale Simoncini somministra il bicarbonato. I successivi controlli non evidenziano nessun tumore.
    Anche in questo caso è chiaro come la donna abbia asportato tutte le sue neoplasie con gli interventi chirurgici. Eppure il titolo della "video-testimonianza" è "recidiva ovarica in sede prerettale guarita con il bicarbonato di sodio". La donna è stata curata con la chirurgia (ripetuta per due volte)!
    Lo stesso trucco è usato in tutti i video del guaritore, anche nei più recenti. Ascoltate ad esempio questa "testimonianza", un paziente che dice di aver avuto un melanoma. Operato, scopre successivamente una metastasi all'inguine. I suoi medici gli propongono l'operazione per rimuovere queste metastasi ma l'uomo contatta Simoncini perché vuole seguire la sua terapia.
    Si reca quindi a Roma e si opera in una clinica privata, aggiungendo all'intervento i lavaggi con bicarbonato.
    Non notate nulla di strano? Riassumiamo?

    Melanoma
    Intervento
    Metastasi
    Proposta di intervento dei medici (rifiutata)
    Proposta di intervento di Simoncini (accettata) + bicarbonato
    Presunta guarigione

    Notato il "trucco"?
    Simoncini ha fatto eseguire al paziente la stessa cosa che gli avevano proposto i medici, ha aggiunto il bicarbonato, il "tocco magico" ed il paziente (ad oggi) non avrebbe più il tumore. Ma se è stato operato, che tumore dovrebbe avere? Perché la guarigione dovrebbe essere dovuta al bicarbonato?
    Effetti speciali da circo.
    Impressionante quindi come l'ex medico utilizzi scadenti trucchi da illusionista pur di mostrare dei dati falsi.
    È questo il livello e la credibilità delle "decine di testimonianze di guarigione" che i sostenitori di Simoncini riferiscono in difesa del loro guru.

    Sono stati analizzati altri casi di Simoncini, presenti sul suo sito o presentati da siti che lo sostengono, ma la maggiorparte non offrono spunti particolari o hanno documenti illeggibili e non chiari o non presentano nulla su cui basare un'analisi minima. Inutile "discutere" casi che non offrono un minimo di documentazione (piuttosto bisognerebbe chiedersi perchè non la offrano) come nel caso di un Adenocarcinoma intestinale curato con bicarbonato: nessuna evidenza di efficacia. È mostrata una colonscopia ma non sono dimostrati i tempi di intervento e non vi sono documenti che corredano la testimonianza, nemmeno un referto della colonscopia o un esame istologico. E' impossibile stabilire l'esatta sequenza dei fatti. Non esistono altri documenti che attestino un miglioramento delle condizioni del paziente del quale non si conoscono nemmeno quelle iniziali. Nella maggioranza dei casi le "testimonianze" riguardanti cure di Simoncini sono del tutto prive di documentazione minima o di elementi che possano far giudicare obiettivamente i fatti.
    In alcuni casi l'unica "prova" di guarigione è la testimonianza del paziente  o un'affermazione di Simoncini non supportata da referti nè da altri documenti. Un esempio può essere questo caso di "carcinoma uterino" che sarebbe migliorato con le "cure" di Simoncini. Nelle pagine del sito si mostrano documenti che nulla hanno a che vedere con una presunta guarigione o con un miglioramento. C'è una pagina copiata (non una scannerizzazione) della dimissione della paziente, c'è una scheda di dimissione dove è scritto che si dimette una paziente con tumore uterino e la copia di esami del sangue (emocromo ed elettroliti) che nulla hanno a che vedere con il tumore in oggetto. Il presunto miglioramento è poi dichiarato da Simoncini alla fine della pagina senza alcun documento in supporto dell'affermazione. È chiaro che sulla base di questa documentazione, non è possibile esprimere un giudizio, anzi, sarebbe possibile chiedersi il perchè Simoncini non riporta la documentazione necessaria. La nasconde? L'ha dimenticata? Non sa come si prepara un caso clinico?

    È da sottolineare a questo proposito, una "singolare coincidenza": prima dell'esistenza di questo blog, tutti i casi di Simoncini presentavano referti e documenti, seppur manipolati, ma almeno forniti per un'analisi. Da quando ho deciso di studiare i casi di presunta guarigione, le testimonianze si sono limitate a video senza il supporto di alcun documento, referto, esame. Quando richiesti, questi documenti sono stati riferiti come "smarriti", "introvabili" o in preparazione. Curioso come lo "scopritore della causa e della cura di tutti i cancri" sia ridotto a falsificare i centinaia di casi di guarigione dovuti alla sua cura. Il sospetto di un grande bluff è immediato. Nel documento dell'AGCOM che esamina la posizione di Simoncini è scritto:
    "Con riferimento alla richiesta di provare l’esattezza materiale degli studi effettuati, delle sperimentazioni e prove relative alla propria teoria, fornendo copia delle cartelle cliniche delle persone trattate con il bicarbonato di sodio descritte nella sezione – Alcuni dei casi trattati- pubblicata sul suo sito, il professionista ha precisato di non disporre di alcuna cartelle clinica"
    Ancora una singolare coincidenza: Simoncini avrebbe guarito decine di persone dal cancro ma non avrebbe nemmeno una cartella clinica.

    Non c'è nessuna evidenza che i testimoni che compaiono nei video di Simoncini siano "attori" o fingano di essere stati malati, con tutta probabilità si tratta di ulteriori vittime inconsapevoli del guaritore. Qualcuno comunque ha fiutato il trucco (a caro prezzo) ed appaiono sempre più testimonianze che divulgano i veri scopi del guaritore, come quella di Rosa Garçia Miranda (originale in spagnolo, tradotto in italiano):
    Il Dr. Tullio mente quando dice di curare il cancro anche nei malati terminali. Mio marito ha fatto un ciclo di trattamento, gli disse che era guarito e un mese dopo era pieno di metastasi. Le parole esatte del Dott. Tullio furono: "questo tipo di tumore è troppo avanzato per il mio trattamento", è tutto ciò che ha detto. Si tratta di un dottore freddo e con scarsa sensibilità nel trattare i pazienti. Sono molto arrabbiata e ferita per non aver ricevuto una parola di gentilezza da parte sua. Dr. Tullio lei è un arrogante ed anche se elimina le mie opinioni e la mia esperienza non si possono mai cancellare verità grandi come questa. Avete abbandonato un paziente che si fidava di voi fino alla morte stessa. Resterà per sempre nella sua coscienza...
    o come quella della sorella di una donna ammalata di cancro (che si firma Char):

    (traduzione)
    Mia sorella ha il cancro e la nostra esperienza con il dottor Simoncini (se è un medico) è stata orribile. Ha preso i soldi, non le ha mostrato assolutamente come effettuare il trattamento, non vi è alcuna traccia della sua presenza in ospedale ed ha chiesto che il trasferimento di denaro per la sua prestazione sarebbe dovuto avvenire tramite una donazione a suo favore. Non sarebbe nemmeno venuto quando gli ho chiesto di venire a controllarla quando stava molto male...poi ha dimenticato l'ultimo appuntamento, abbiamo dovuto chiamarlo [...] sta morendo perché ha sprecato tempo prezioso...ci ha mentito più volte...il mio suggerimento sarebbe quello di informarsi prima di provare il suo trattamento...
    Ho contattato personalmente individui che in diverse occasioni annunciavano di essere guariti da tumori grazie alle cure di Simoncini: alla mia richiesta di documentazione si sono sempre rifiutati, con varie motivazioni, di inviarmela.

    Pochi costi e nessun pericolo?

    Le "cure" di Tullio Simoncini NON SONO GRATUITE, nonostante il guaritore sottolinei l'economicità della sua "cura", esistono testimonianze di persone che hanno pagato migliaia di euro per sottoporsi ad una terapia con bicarbonato, con vari escamotages, queste cure alla fine costano tantissimo a chi le intraprende. L'ex dottor Simoncini non può effettuare visite mediche ma lo fa lo stesso. Nelle sue "visite" si fa pagare attorno ai 150 euro per il solo consulto, per eventuali "prestazioni" sono richieste cifre astronomiche che lui giustifica con spese di clinica e strumentazione. Esiste una sorta di clinica che applica le cure di Simoncini in Giappone (autorizzata dallo stesso guaritore romano) che per un trattamento standard di due iniezioni di bicarbonato chiede quasi 40.000 euro. Un semplice consulto via mail costa attorno ai 3000 euro, una telefonata di 30 minuti 300 euro, più altri 150 per ogni 10 minuti aggiuntivi. Peggio delle telefonate ai chiromanti.
    Davvero singolare l'affermazione che il bicarbonato in vendita nei negozi non sarebbe efficace come quello venduto dal centro giapponese dell'ex medico che propone prodotti a base di bicarbonato tra i quali un dentifricio per "proteggersi" dal cancro.
    Esistono altresì diverse testimonianze di persone che si sono affidate alle cure con il bicarbonato e sono decedute. Oltre alle tre coinvolte nel processo all'ex medico si conoscono casi in varie parti del mondo. Chi non c'è più non può raccontare la propria storia, ma chi resta può dirci cosa è successo, alcune testimonianze, che naturalmente Simoncini non riporterà mai, ci raccontano storie drammatiche:

    Anonimo statunitense con glioblastoma che ha pagato 28000 euro per la sua cura con bicarbonato. E' morto durante la cura Simoncini.

    Sylvia Trachsler: Donna olandese di 58 anni, ha pagato 18000 euro per curare per sua precisa volontà con il bicarbonato il suo tumore mammario, è morta dopo aver ricevuto decine di iniezioni di bicarbonato sul seno, il marito è diventato uno strenuo oppositore dell'ex medico romano apparendo anche in TV per mettere in guardia il pubblico olandese.

    Marjolein Bouwman: olandese, 25 anni. Tumore ovarico. Si fida di Simoncini e si sottopone alle sue cure. Dichiarata guarita dall'ex medico, diventa una sua fervente sostenitrice, partecipando anche a trasmissioni TV. Il tumore invece avanza. La donna si accorge di essere stata truffata e tenta di raccontare la sua storia pubblicamente per mettere in guardia altri da questa cura truffa ma il tumore la uccide pochi mesi dopo.

    Aysha: italiana, colpita da una recidiva di tumore mammario, si affida alle cure di Tullio Simoncini tramite i consigli di un forum italiano scovato su internet, incontra Simoncini che le arriva a consigliare anche bagni termali per curare il suo cancro. Quando la situazione diventa irreversibile, Simoncini ed i suoi sostenitori del forum abbandonano in maniera cinica la povera ragazza al suo destino negandole anche un semplice aiuto morale. Tullio Simoncini le aveva proposto ricoveri a pagamento per interventi sul tumore. La donna, madre di una bambina, è deceduta.

    Beth Hasz: Donna americana colpita da tumore mammario, si affida a vari "naturopati" ed a Simoncini che la sottopone alla sua cura. Il tumore naturalmente progredisce e non mostra nessuna regressione; il guaritore a quel punto le consiglia l'intervento chirurgico che avviene in un ospedale a Milano, in Italia. Nonostante il fallimento della cura di Simoncini ed il ricorso alla medicina, la donna continua ad essere una sua sostenitrice, fino alla sua morte, nel 2016.
    Per pagare le sue cure è stata lanciata una raccolta fondi su internet che fino ha raggiunto quota 28.000 dollari.

    Anonimo: Francia. Una testimonianza terribile da un pronto soccorso francese. Una persona, con tumore vescicale ha sempre rifiutato le cure tradizionali per sottoporsi da solo alla cura di Simoncini. Si autosomministra bicarbonato di sodio tramite un catetere. All'arrivo al pronto soccorso le condizioni dell'uomo sono disperate, ha bisogno pure di diversi cicli di dialisi in quanto il suo rene è ormai in una situazione disastrosa, invaso dal tumore.

    Robert Fyvie: scozzese affetto da tumore intestinale, operato, dopo 4 anni presenta una recidiva al fegato. Raccolte con l'aiuto della famiglia e dei concittadini 10.000 sterline (circa 12.000 euro) si reca a Roma per sottoporsi alle cure di Simoncini. Muore dopo pochi giorni dall'intervento. Ancora oggi la moglie si dice grata a Simoncini per tutto l'aiuto ricevuto.

    Massimo Civetta: romano, nel 2002 a 34 anni fu "curato" da Simoncini con un'iniezione intraperitoneale di bicarbonato che causò la lacerazione di parte dell'intestino. Morì il giorno dopo per emorragia interna. Questo caso diede inizio al processo che terminò con la condanna per omicidio colposo dell'ex medico romano. Simoncini chiese un compenso di 400 euro per effettuare l'iniezione.

    Luca O.: ragazzo di 27 anni affetto da tumore cerebrale. Versa 20.000 euro a Simoncini che lo indirizza in una clinica albanese nella quale muore in pochi giorni. Per questo caso Simoncini è stato condannato a cinque anni a mezzo di reclusione per omicidio colposo.

    Maria Grazia Canegrati, deceduta a marzo 2002 dopo inutili tentativi di cura con il bicarbonato di sodio.

    Grazia Cicciari, di Milazzo, novembre 2002, Simoncini ricevette il figlio di questa donna e dopo pagamento la sottopose inutilmente alle cure con il bicarbonato. La donna morì per tumore polmonare. Per questo caso Simoncini fu condannato per truffa aggravata.

    Brian Haw: affetto da una forma terminale di tumore polmonare, segue i consigli di David Icke, "guru" complottista che sostiene le cure di Simoncini e raccoglie fondi con beneficienza. Si reca in Germania per sottoporsi a flebo di bicarbonato e vitamina C. Muore dopo pochi mesi.

    Gina Calmute: americana, si reca a Roma da Simoncini. Diventa quindi una sostenitrice della cura al bicarbonato apparendo in trasmissioni televisive come "testimonial". Particolarmente significativa la sua testimonianza alla TV del febbraio 2009: "Tutto quello che diceva Simoncini mi sembrava sensato, l'ho chiamato una cinquantina di volte e quando l'ho rintracciato gli ho detto "devi vedermi, verrò fino a Roma. Ho fatto la sua cura ed ora mi sento sempre meglio". Muore alla fine dello stesso anno.

    Corinna: affetta da tumore in metastasi, si rivolge ad una clinica privata dove un naturopata dice di poterla mettere in contatto con il guaritore romano. Sottoposta alla cura con il bicarbonato con Simoncini nel 2008, la donna viene convinta di essere guarita ed accetta di rilasciare una testimonianza. Quando ho chiesto i documenti a Massimo Mazzucco (che gestiva la pagina di Simoncini realizzando i suoi video promozionali e che ha realizzato l'intervista alla donna) ha risposto "li ha persi in un trasloco". La donna muore pochi mesi dopo.

    Alcuni pazienti sottoposti alle "cure" di Simoncini e deceduti


    Questi sono solo i casi noti alla cronaca.
    Simoncini insiste sul fatto che la sua cura non sia per nulla pericolosa e non abbia effetti collaterali. Curioso però come nel sito della sua clinica giapponese sottolinei che se la terapia non è somministrata dai "suoi" collaboratori, il bicarbonato può diventare molto pericoloso ed una delle sue ultime vittime è morta proprio per le conseguenze di iniezioni di bicarbonato, come dimostrato dalle autopsie.
    In realtà in piccole dosi il bicarbonato di sodio non crea particolari pericoli. A dosi elevate i pericoli invece esistono soprattutto in organismi indeboliti dalla malattia o con problemi secondari (per esempio renali) che possono rendere addirittura letale, l'uso di bicarbonato di sodio. Sono diversi i casi di persone che in maniera sprovveduta usano il bicarbonato di sodio come se fosse una sostanza inoffensiva. In un caso, una persona con un tumore al collo, ha rifiutato qualsiasi cura per sottoporti a trattamenti alternativi, tra i quali l'assunzione di bicarbonato. Rinvenuto in condizioni pietose, in alcalosi metabolica e con scompenso elettrolitico, il paziente è stato operato e salvato dall'ospedale della sua città. Ha sofferto anche di sindrome allucinatoria. Sono centinaia i casi di persone che per abuso di bicarbonato di sodio devono ricorrere alle cure ospedaliere per sintomi molto gravi e potenzialmente letali.

    Ho ricevuto diverse testimonianze (sei che si sono identificate personalmente, dodici che non mi hanno comunicato i loro dati reali) in privato di insuccessi della cura Simoncini che non pubblico perchè non autorizzato. In alcuni di questi casi è descritto un rapido decadimento delle condizioni generali di salute (che a volte ha richiesto il ricovero d'urgenza) subito dopo alcune flebo di bicarbonato. Simoncini, avvertito delle complicazioni ha "evitato" ogni ulteriore contatto con il paziente abbandonandolo al proprio destino.

    Tutta questa serie di casi, unita al fatto che Simoncini garantisce successi ed efficacia, dimostra inoltre che questa persona effettua una sperimentazione di una terapia senza fondamenti (la sua) su cavie umane non informate correttamente. E si fa pure pagare. Le manipolazioni della letteratura scientifica e dei casi presentati in video inoltre dimostra la malafede e la disonestà intellettuale di questo personaggio.

    Del guaritore romano si sono occupati raccontandone le imprese anche mezzi di comunicazione italiani come il programma televisivo Striscia la Notizia e Mi Manda Raitre (con la testimonianza dei genitori di un ragazzo dopo il trattamento Simoncini, qualche anno dopo di quella del figlio di un'altra vittima), giornali come il Corriere della Sera e La Stampa, una tv olandese che ha raccontato il caso drammatico di Sylvia ed anche lo spagnolo El Mundo che definisce Simoncini "uno di quei ciarlatani che di tanto in tanto saltano fuori con una sciocchezza incredibile in cerca di fama". Recentemente in Inghilterra è stato proibita una conferenza pubblica del guaritore romano (poi tenuta in forma privata) perché pubblicizzava questa cura per il cancro "che non ha alcuna base scientifica" e le autorità hanno messo sotto indagine la clinica che propone il trattamento con bicarbonato. L'ex medico ha tentato in questi anni di esercitare la sua professione in diversi stati esteri provando ad iscriversi all'ordine professionale del rispettivo paese (in Spagna l'iscrizione è stata rifiutata) riuscendoci (ma con una procedura attualmente sotto indagine per presunti documenti falsi) in Albania. L'autorità garante del commercio ha comunicato che dopo l'iniziale pagamento di alcune rate della sanzione a lui assegnata, il guaritore non ha più saldato il suo conto.
    Il ripetuto atteggiamento manipolatorio e sfuggente, la pressante e maniacale richiesta di soldi e la scia di tragedie che quest'uomo lascia dove passa lo fa ritenere un individuo pericoloso e insidioso dal quale qualsiasi persona, anche se disperata deve diffidare con attenzione.
    Tullio Simoncini muore a Roma a gennaio 2024 lasciando a sua memoria tutto questo.

    CONCLUSIONI

    La cosiddetta "cura Simoncini", ovvero una terapia a base di bicarbonato di sodio per curare i tumori, non ha base scientifica. Non vi è nessun motivo per ritenere curativo il bicarbonato.
    Visto il continuo uso da parte del guaritore di fotomontaggi, false cartelle e manipolazioni dei dati forniti, si può concludere che si tratti di un metodo inaffidabile, non curativo e che non ha mai fornito alcuna prova della veridicità che il suo ideatore ha inventato ad arte. Non è noto alcun paziente guarito da questo "metodo" né sono noti casi che facciano pensare a qualche effetto positivo del bicarbonato su un tumore che invece può avere effetti dannosi ed anche letali su chi lo assume. Tullio Simoncini (già pluricondannato) è affiancato da un gruppo di "sostenitori" che gestiscono la sua immagine e la sua attività, realizzano e divulgano i suoi video ed invitano le persone a contattarlo per subirne i trattamenti. Affidarsi a questa pseudocura è inutile e pericoloso. Bisogna ricordare che egli non può esercitare l'attività di medico e su delibera AGCM è stata vietata qualsiasi forma di pubblicità alla sua attività. Si tratta di persona particolarmente determinata e senza scrupoli, per questo molto insidiosa.
    Fate attenzione.

    Questa pagina è aggiornata e modificata periodicamente. Ultima modifica 27/01/24.