mercoledì 8 settembre 2010

Autismo: Introduzione. Un'epidemia? (I parte)

Inizio un piccolo viaggio in un pianeta parallelo, uno di quei pianeti sempre presenti accanto al nostro, che influenza le nostre vite ma che sembra non essere visibile, non esistere. L'autismo.
















Lo spazio che vedete sopra non è un errore è lo spazio che circonda l'individuo autistico. Provate ad osservarlo per qualche secondo. E' quello che ha l'autistico attorno a sé: il mondo, estraneo, che non lo riguarda.
L'autismo è uno stato pieno di contraddizioni, problemi diagnostici e terapeutici e conquiste fatte (poche) e da fare (tante). Pieno anche di punti interrogativi. E' talvolta sfuggente e misterioso, ha tante sfaccettature e gradazioni.
Esistono autistici gravemente handicappati ed (in rarissimi casi) autistici con capacità di calcolo e memoria eccezionali (sono chiamati "savant", sapienti). Ma se fa notizia il caso di Derek Paravicini pianista cieco che riesce a suonare qualsiasi brano dopo averlo ascoltato solo una volta ma non riesce a fare un calcolo o ad allacciarsi le scarpe, la stragrande maggioranza degli autistici sono chiusi nel loro mondo, hanno bisogno di tempo, aiuto ed assistenza. I più gravi non parlano, non ridono, non giocano. Non esistono. Per il mondo, ma nel mondo loro ci sono. Questi ultimi non fanno notizia e non attirano nemmeno le attenzioni di chi dovrebbe avere, per legge, l'obbligo di assisterli come necessario.
Ma non è tutto bianco o nero. L'autismo ha mille facce e come esistono individui con forti problemi di socialità, altri hanno una vita sociale mediamente normale, si sposano ed hanno figli. Gli atteggiamenti violenti sono molto rari e spesso dipendono da stress sociali o in famiglia.

Premetto tre cose:
1) Entrerò superficialmente nell'argomento dal punto di vista medico. Si dovrebbe scrivere un trattato e questo non è il luogo nè io sono la persona più adatta a farlo.
2) Questi articoli sull'autismo sono sicuramente meno appassionanti di quelli sui guaritori un po' matti o sulle belle immagini di medicina. L'autismo non può essere trattato in due parole, gli articoli sono molto lunghi ma cercherò di rendere l'argomento interessante e comprensibile per tutti. Pazienza.
3) Gli articoli (sono tre) sono sicuramente un po' ostici e difficili da digerire: argomenti difficili, lunghe considerazioni, tecnicismi. Così è e così faccio, chi ha voglia di leggere qualcosa di più leggero dovrà pazientare, ho già pronti un paio di articoli molto più scorrevoli basta aspettare ed interromperò la serie con qualcosa di più "spensierato".

Aggiungo inoltre che da qualche tempo quando si parla di autismo e cure relative si creano dei veri e propri schieramenti: quelli che credono fermamente nelle ipotesi alternative (e nelle cure non scientifiche) e quelli che si fidano della scienza e dei suoi ragionamenti.
Qui non ho nessuna intenzione nè di convincere qualcuno (impresa praticamente impossibile) nè di fare tifo da stadio. Chi appoggia gli argomenti non scientifici sull'autismo è libero (naturalmente) di non partecipare alla discussione, di non assecondarla e di evitarla. Chiedo solo di non essere insistenti, inopportuni ed invadenti. Gli articoli sono scritti in base a quello che si conosce in scienza e coscienza e tutto il resto non riguarda questa discussione. Ho preparato gli articoli studiando il problema, leggendo la letteratura scientifica, basandomi su dati ufficiali e considerazioni personali.

Esistono spazi appositi dove dibattere delle cure più improbabili e delle cause meno plausibili. Non è quindi necessario farlo qua.
Lo dico prima perchè so a che livello possono arrivare certi scontri...e ringrazio in anticipo per la comprensione.

Sull'autismo è stato detto tanto e tanto c'è da dire, un controsenso, visto che i bambini autistici vorrebbero dire tanto ma dicono poco.
Si spendono tante parole a volte inutili, si parla di cause che in realtà non lo sono, si leggono storie che in realtà sono fantasie e si propagandano cure che in realtà non curano. L'unica certezza che molti dimenticano di ricordare e che per ora (purtroppo) non esiste una cura definitiva per l'autismo. Esistono delle terapie di sostegno, di recupero o miglioramento delle funzioni cognitive e comportamentali ma non c'è la pillola magica, non ancora.
Questa affermazione repentina serve per far notare che chiunque prometta miracoli, guarigioni e miglioramenti sbalorditivi illude solamente chi ha di fronte.

Per chi non conoscesse bene questa sindrome, un riassunto nella pagina di Wikipedia.
Difficoltà (o impossibilità) a comunicare, bizzarrìe, comportamenti ripetuti e stereotipati, attrazione irresistibile per l'ordine e l'abitudine, fino a ritardo mentale anche grave. L'individuo autistico vive in un mondo tutto suo e separato dalla sua persona da una barriera insormontabile.
L'autismo è un problema molto complesso che riguarda il comportamento e la socializzazione di chi ne è colpito, se ben seguito comunque ha una buona possibilità di migliorare.
Da entità singola si è progressivamente trasformato in un insieme di problemi che hanno delle caratteristiche comuni tanto da racchiudere nel termine "spettro autistico" moltissimi disturbi della sfera cognitiva e comportamentale. Vi è una prevalenza della malattia nei maschi e se l'insorgenza è tipicamente piuttosto precoce, l'autismo colpisce tutte le età.
E' tale la vastità e la complessità di questa patologia quindi che è difficile pure definirla precisamente in un recinto preciso di sintomi, terapie e prognosi: non è una semplice "malattia" ma un insieme di problematiche difficili da inquadrare e risolvere. Negli anni come detto diverse patologie che prima erano considerate singolarmente, sono state inserite nel grande gruppo dei "disturbi dello spettro autistico" (ASD autistic spectrum disorders), problematiche cioè differenti ma che hanno molti punti in comune, non solo nella diagnosi ma anche nella cura.
Altra premessa fondamentale: non esiste ad oggi una causa certa conosciuta dell'autismo. Esistono ipotesi, alcune suggerite da evidenze scientifiche, ma non si è ancora giunti ad una conclusione definitiva. A proposito dei risultati delle terapie disponibili, sono tanti i bambini che riescono a crescere bene e migliorare tantissimo la loro situazione tanto da arrivare ad un più che accettabile livello di comportamento e socializzazione ed in uno stato di "quasi" normalità.

La fatica a mantenere vivo il rapporto sociale e la psiche di un bimbo autistico espone la sua famiglia a sacrifici psicologici, fisici, economici ed affettivi enormi e quando c'è qualcuno in difficoltà esistono due tipologie di persone che propongono aiuto: chi vuole aiutare davvero e chi vuole invece approfittarsi della situazione.
Esistono anche in questo caso delle cure inefficaci o non dimostrate che vengono spacciate per efficaci e provate?
Purtroppo sì.
Le "cure" non convenzionali ed i guaritori esistono anche per le malattie neurologiche e neuromuscolari (l'abbiamo visto parlando delle terapie iperbariche), per le conseguenze di traumi ed incidenti cerebrali ed anche per l'autismo.
Il problema autismo e ciarlatani dovevo trattarlo in altro modo con la collaborazione di un esperto nazionale ma problemi tecnici me lo hanno impedito. Visto che avevo promesso un mio interessamento su questo argomento spero di farmi perdonare trattando il tema nei suoi aspetti generali e più importanti.


Esistono diversi trattamenti alternativi che si proclamano efficaci per l'autismo ed affermano di conoscerne cause, decorso e terapia (e pure metodi diagnostici, che non sono semplici nemmeno per la medicina).
Questo tipo di ciarlatani è abbastanza simile a quello che dice di curare il cancro. Questa gente si ammanta di finta serietà e cerca di darsi credibilità mischiando scienza e pseudoscienza, teorie mai validate con termini ufficiali, falsi proclami di guarigione con vere e proprie falsificazioni. Alla fine illudono le famiglie, senza mezzi termini.
Chi crede a queste terapie (chi ne è vittima) e le sostiene mantiene un atteggiamento aggressivo ed intollerante con chi è contrario, con chi tenta di metterli in guardia. Spesso le divisioni riguardano anche i genitori di autistici tra loro creando gruppi "rivali": chi segue la scienza e chi non la sposa, con ferocissime polemiche da una parte e dall'altra.
Negli Stati Uniti il problema autismo ha assunto una dimensione davvero preoccupante e proprio in quel paese i gruppi di cura alternativa per l'autismo nascono come funghi, in Italia ci siamo vicini.

I trattamenti alternativi attualmente utilizzati per l'autismo sono tutti dei veri e propri esperimenti su cavie umane viventi. Gli esperimenti sono permessi sia inteso, ma solo quando sono autorizzati, quando chi è sottoposto all'esperimento è cosciente di quello che sta per fare e quando i risultati degli esperimenti vengono pubblicati e messi a disposizione per essere studiati dalla comunità scientifica. In nessuno di questi casi però si assiste ad "esperimenti consentiti": la maggioranza delle famiglie che credono in queste pratiche, le segue perchè crede si tratti di trattamenti efficaci. Crede esistano prove del loro funzionamento, non firmano un consenso informato sull'esecuzione dell'esperimento. In più le millantate prove di efficacia ed i risultati positivi "evidenti" tanto sbandierati, non sono pubblicati (in ambito scientifico) da nessuna parte (se non sui siti dei guaritori). Ci si fida in poche parole di quello che afferma una persona che non ha nessun riscontro e che non ha mai fornito prove dei suoi risultati.
Il finale è prevedibile: nonostante centinaia di bambini siano sottoposti a trattamenti non convenzionali, non vi sono evidenze dei risultati presentati come "strabilianti". Non esiste un solo bimbo guarito dal suo problema tramite terapie non riconosciute. Eppure un bambino (ma anche un adulto, non dimentichiamo che l'autismo non è un problema esclusivamente infantile) guarito dall'autismo farebbe notizia...in tutto il mondo.

La scusa utilizzata dagli alternativi per spiegare il loro comportamento quantomeno sospetto è la solita: il complotto. Le nazioni, i ricercatori, gli scienziati, le industrie ed i medici, non vogliono che esca allo scoperto la verità. Basterebbe che i genitori dei bambini autistici che si prestano a queste mistificazioni si chiedessero semplicemente come curano i propri figli autistici gli scienziati, i medici ed i proprietari di industrie farmaceutiche (sarà che la voglia di denaro è più forte dell'amore per il proprio figlio...).

Le affermazioni "fuori dal coro" ruotano praticamente tutte attorno all'"intossicazione da metalli" provocata dalle vaccinazioni (in particolare da quella antimorbillo). Secondo molte voci "alternative", l'autismo sarebbe provocato dai derivati del mercurio (il Thimerosal) contenuto nei flaconi di farmaco. Si può affermare con sufficiente sicurezza che tutto ha avuto inizio con le false ricerche di Andrew Wakefield, l'ex medico che annuciò al mondo di aver trovato con uno studio (poi rivelatosi manipolato) una correlazione tra i vaccini e l'autismo.
Un'altra affermazione ricorrente è che una delle prove più evidenti di questa "intossicazione" globale sarebbe quella che vede l'autismo in vertiginoso aumento nel mondo anche se non si capisce perchè l'intossicazione dovrebbe provenire necessariamente dai vaccini (visto che tutto l'ambiente che ci circonda è, in pratica, "avvelenato" da sostanze potenzialmente tossiche).
In realtà tutti gli studi scientifici fino ad oggi realizzati non evidenziano alcuna correlazione tra le vaccinazioni e l'autismo nè tra intossicazione da metalli pesanti e disordini autistici.
La scienza non esclude totalmente questo nesso (non potrebbe farlo) ma fino ad oggi non è mai emerso nessun tipo di legame nonostante la mole di studi sull'argomento. In realtà negli ultimi anni qualcuno sta cercando di non farsi distrarre da teorie assurde ed astratte concentrandosi in particolari che sembrano più interessanti di quanto lo siano il mercurio o i "metalli" dei vaccini.
E' stato notato in alcuni studi che una percentuale (sembra circa il 60%) di individui autistici abbiano una disfunzione dei mitocondri (sono dei piccoli organuli contenuti nelle nostre cellule) e che in una parte di essi si sia notato un importante episodio febbrile precedente al manifestarsi dell'autismo.
Questo vorrebbe dire (se confermato) che in individui con disordini mitocondriali (che hanno sempre base genetica) una febbre potrebbe essere pericolosa in quanto rischierebbe di scatenare l'autismo. Non sempre i vaccini procurano febbre e non solo i vaccini causano febbre (nei bambini molto piccoli la febbre è un fenomeno molto frequente). Non ci sarebbe quindi un collegamento vaccini autismo ma in alcuni individui,  un vaccino che causasse febbre potrebbe diventare un fattore di rischio. Non è comunque del tutto chiaro il ruolo dei difetti mitocondriali nell'autismo. Sembra infatti che siano comuni in altri problemi neurologici o che possano essere secondari all'autismo (causati cioè dai difetti genetici dell'autismo) o che addirittura non abbiano nulla a che fare in maniera diretta. Insomma, bisogna capire se questo problema è causa o effetto dell'autismo o è solo un reperto casuale.

Così come le leggiamo queste ricerche concludono poco, ma sono interessanti e non chiudono quindi completamente la porta a nuove ipotesi; serva anche come risposta a chi dice che la scienza è chiusa e non evolve.
Nonostante tanti studi il problema autismo non è risolto. Si calcola che nei soli Stati Uniti i casi siano in costante aumento arrivando ormai a colpire più di un individuo su 150. Allarmante.

E' vero allora che vi è un aumento delle diagnosi di autismo. Non è vero (in base alle evidenze cliniche e scientifiche di oggi) che questo aumento sia collegato alle vaccinazioni.
Basterebbe una prima considerazione per ridimensionare decisamente questa affermazione.
Negli USA (e gradualmente in altre nazioni del mondo) i derivati del mercurio sono stati eliminati (dal 1990) dalle confezioni di vaccino (restano solo in quelle antiepatite) a scopo precauzionale (ne ho parlato in passato, in realtà si è trattato di un eccesso ingiustificato ma forse comprensibile di zelo, prendiamola così). Nonostante questo i casi di autismo negli Stati Uniti, continuano ad aumentare e questo dato si ripete in tutti i paesi che hanno gradualmente eliminato i derivati del mercurio dai vaccini. Davanti a questo dato evidente possiamo quindi chiudere il discorso che lega il mercurio all'autismo...invece no.

Si potrebbe pensare che una persona ragionevole abbandoni l'ipotesi che collega i vaccini all'autismo ma non è così.

L'aumento dei casi allora a cosa sarebbe dovuto?
Perchè negli anni venti esisteva 1 autistico su 1000 ed oggi ne esiste uno su 150? Un'epidemia?
In un certo senso , ma si pensi per esempio che tantissime patologie rientranti in una determinata definizione, in passato oggi rientrano nella definizione di sindrome di tipo autistico (o disordine dello spettro autistico), è evidente quindi che una enorme quantità di persone con patologie che in passato venivano definite "deficit mentali", ritardato sviluppo psicomotorio o handicap neurologico senza spesso nemmeno specificarne la natura, oggi entrano a far parte del gruppo dell'autismo come anche patologie considerate come "indipendenti" oggi fanno spesso parte delle sindromi autistiche (come la sindrome di Asperger o la sindrome di Rett).
Ma allora questo aumento evidente dell'autismo è dovuto soltanto ai criteri diagnostici più precisi?
Assolutamente no.

Qualche sostenitore dell'origine "dolosa" dell'autismo si chiede ad esempio dove fossero tutti questi individui con problematiche psichiche negli anni passati. Il fatto che oggi li si veda passeggiare, andare a scuola, inseriti in famiglia, li avvicina alla nostra quotidianità (com'è giusto che sia). Nei decenni passati, questi stessi bambini non andavano a scuola e non passeggiavano con la famiglia, ce lo ricorda un pioniere della psichiatria:
Durante il diciottesimo secolo il problema della malattia mentale era scioccante quasi dovunque in Europa...i pazienti critici, problematici o pericolosi venivano imprigionati e tenuti in piccole stanze o bloccati in case private in scatole, gabbie o altri posti di contenimento che sembravano opportuni per isolarli e renderli inoffensivi...il risultato di uno scarso controllo, era che molti si suicidavano, morivano in incidenti o creavano problemi serissimi. La tensione e l'ambiente esasperante così creato, incoraggiava le misure preventive più strette da parte delle istituzioni. (Emil Krapelin, psichiatra 1856-1926)
Negli anni passati l'integrazione dell'individuo con problematiche comportamentali, come detto, era praticamente impossibile era già un problema l'inserimento scolastico dei bambini "normali" di famiglie in difficoltà, figuriamoci quello dei bimbi con problematiche importanti. Così tanti di loro non entravano nei registri medici, erano persone abbandonate, reietti, semplicemente sparivano dalla circolazione. Entravano nel tunnel degli istituti e non ne uscivano mai più o quando lo facevano era per il loro funerale, anche dopo 70 anni.
Ecco perchè oggi questi bambini li vediamo tra noi e nonostante tutto questo in alcuni ambienti non è visto come un successo ed un progresso della medicina ma come l'evidenza che "ci sono più bambini malati". Attualmente in alcuni stati come la Cina ad esempio la situazione è simile a quella europea del 1800. I bambini autistici sono quasi sempre "internati" e non a caso il problema è considerato "raro" e non allarmante.

Abbiamo poi un interessante considerazione da fare. La BBC pubblica la notizia che il NHS (National Health Service) organismo sanitario britannico, ha pubblicato a settembre 2009 le casistiche per l'autismo negli anni, aggiornato al 2008. L'incidenza è dell 1%. Alta, non c'è dubbio.
Ma un dato salta all'occhio: la percentuale di individui autistici è dell'1% ma è uguale in tutti i gruppi di età. Cioè nel gruppo dei bambini di 10 anni è dell'uno per cento e nel gruppo degli individui di 60 anni è dell'uno per cento. Dove sarebbe quindi questo inspiegabile "aumento" negli anni recenti dei casi di autismo?  Se un individuo ha la stessa incidenza se nato 5 anni fa o 60 anni fa, dov'è l'aumento tanto sbandierato? Probabilmente il mistero è quello spiegato prima, non c'è stato un aumento dei casi di autismo, i casi sono sempre gli stessi ma aumenta la gestione del problema, diagnosi migliorata, problema più sentito.

Passiamo alle evidenze scientifiche.
In passato si era ipotizzata anche una causa "affettiva", la cosiddetta "madre frigorifero", un rapporto madre-figlio conflittuale, non idoneo, portava il bambino a sviluppare una serie di disturbi del comportamento. Con gli anni questa teoria ha perso completamente consistenza.
Sembra sempre più evidente una componente genetica (che spiegherebbe oltretutto parecchi dubbi sul disturbo).
E' noto che nell'individuo autistico sono presenti anomalie genetiche di diverso tipo, alcune con evidente danno strutturale (un difetto anatomico, un'anomalia) altre senza evidenti anomalie anatomiche ma con pesanti conseguenze psico-neurologiche.
In molti bambini autistici sono presenti anomalie a carico del lobo frontale, temporale e caudale (sono strutture del cervello) oltre che del cervelletto, sono state descritte anomalie anche nella dimensione del cervello. Con esami strumentali (TAC, PET) sono state evidenziate importanti anomalie anatomiche fino alla diminuzione di tessuto cerebrale in alcune aree e di quantità di materia bianca (quella che aiuta la tramissione di impulsi nervosi) e la diminuzione di flusso sanguigno nelle stesse.
Anomalie genetiche sono riscontrate ripetutamente (in più di 15 geni!)  alcune di queste note e studiate, altre solo ipotizzate, alcuni geni direttamente coinvolti nelle funzioni cerebrali ed altri  implicati nella regolazione del rilascio di ormoni o della funzione di alcuni enzimi, sembrano avere un ruolo ad esempio i geni che regolano il rilascio della melatonina o quelli per i recettori dell'ossitocina. E' anche noto come detto che la varietà di disturbi che colpiscono l'individuo autistico è talmente varia che non può essere racchiusa in una definizione precisa.
Esistono molto probabilmente anche fattori ambientali, cosa che sembra dimostrata dalla non totale presenza di autismo in gemelli monozigoti (hanno lo stesso corredo genetico ma non tutti e due hanno autismo...). I fattori ambientali (come l'inquinamento) comunque non sono stati dimostrati con precisione (visto che gli studi non sono semplici da effettuare): se in certe aree industriali sembra più evidente un'incidenza più alta di autismo, gli inquinanti studiati sono gli stessi in quantità di quelli presenti in aree urbane normali. Non si è quindi giunti ad una conclusione precisa in questo campo.

Lo studio più recente (e con un campione molto vasto, più di 2000 individui autistici e sani) sull'autismo realizzato dall'università di Oxford, ha confermato i dati e le supposizioni che sembrano più ragionevoli: l'autismo ha basi genetiche. Pubblicato su Nature, il lavoro evidenzia anche che non sembrano esserci legami con il corredo genetico dei genitori di individui autistici e che quindi le anomalie siano legate a veri e propri "errori" al momento delle divisioni cellulari iniziali dopo il concepimento, un po' quello che succede con anomalie cromosomiche come la sindrome di Down. Da questo la speranza in un futuro non troppo remoto, di sviluppare test per la diagnosi precoce dell'autismo (o della predisposizione a svilupparlo) per poter così intraprendere adeguate terapie prima possibile. A quanto sembra, se vi è una delezione parziale nel cromosoma 22 (un'anomalia del cromosoma) con mutazione di un gene (chiamato SHANK3 che regola alcune funzioni del sistema nervoso) vi è un'alta probabilità di sviluppare una forma di autismo. Allo stesso modo, anche un'anomalia del cromosoma 7 sembra avere un ruolo nella genesi del problema.

Tutto questo si accorda con un'osservazione molto interessante: più è alta l'età della madre al momento del concepimento, più vi è rischio di mutazioni genetiche in un figlio (attenzione, non è solo l'età della madre a causare mutazioni genetiche, si tratta però di un fattore di rischio noto e decisivo). Qualcuno ha ipotizzato che l'aumento dei casi di autismo, oltre che alla diagnosi più precisa, possa essere dovuto all'aumento dell'età media al momento di avere un figlio, fattore che ormai è diffuso in tutto il mondo. La trovo un'osservazione interessante, non analizzata singolarmente ma nell'ottica della causa genetica del problema. La stessa cosa è stata studiata e riscontrata riguardo l'età paterna: più è alta l'età del padre (e della madre) al momento del concepimento e più si è a rischio di avere un figlio autistico. Questa ipotesi non si incastra perfettamente con l'ipotesi genetica?

La strada insomma è questa. Esistono delle anomalie genetiche note, esistono dei fattori ambientali, esistono dei fattori anatomici (che derivano comunque dal danno genetico). La teoria genetica all'origine dell'autismo è ad oggi la più probabile e quella che presenta non solo più logica e plausibilità ma anche più evidenze.

Mi chiedo allora: perchè tanti genitori di bambini autistici perdono tempo (...e denaro) con l'unica causa finora certamente smentita? Invece di concentrarsi su una strada che non porta a nulla, invece di far diventare i propri figli "testimonial" di mitomani senza ritegno, perchè non ritrovano con calma le giuste coordinate della malattia?
Qualche voce maligna sussurra che dare la "colpa" ai vaccini è un po' come "scaricare" i propri sensi di colpa di genitore per altri addirittura lo scopo sarebbe l'obiettivo, molto venale di ottenere risarcimenti dallo stato.
Ma non è sempre così, probabilmente i genitori di bambini autistici convinti del nesso tra la malattia ed i vaccini sono solo vittime dell'informazione errata e di gente che si fa pochi scrupoli pensando al proprio conto in banca.

Il vaccino come causa di autismo oggi è l'ipotesi scientificamente più debole e non ha praticamente evidenza.
L'unica "evidenza" è che tanti genitori affermano che il proprio figlio ha cominciato a manifestare i primi segni di autismo subito dopo le vaccinazioni. Se analizziamo questa ipotesi prima di tutto dovremmo stravolgere la logica: un nesso temporale non è necessariamente un nesso causale. Una correlazione non può essere confusa con una causa, assolutamente.
Se usassimo fare questo ragionamento dovremmo pensare che visto l'aumento vertiginoso dei casi di autismo a partire dagli anni 80 la causa potrebbe essere la troppa televisione che guardano i bambini. O i videogiochi, il lattice dei biberon, perchè no...ed i cellulari? I forni a microonde in moltissime nostre cucine?
Quanti bambini saranno caduti da piccoli? Ma  probabilmente è da escludere che un trauma fisico possa causare l'autismo. E' chiaro invece che la vaccinazione è quasi sempre il primo evento "medico" di un bambino ed associarlo ad un problema che tipicamente insorge in età infantile è quantomeno ingenuo, distrae dalle vere cause.

Un esempio tipico del procedimento logico che fanno alcune persone è questo:
mio figlio stava bene (come si evincerebbe anche dai video o le foto che ritraggono il bambino vivace ed attivo) quando iniziò le vaccinazioni. Nessun disturbo fino a quel momento. Dopo qualche mese iniziai a notare una diminuzione della vivacità fino ad arrivare, un anno e mezzo dopo, a gravi disturbi poi diagnosticati come autistici. Mio figlio non ha mai avuto nessuna malattia nè operazione chirurgica, i suoi esami del sangue sono perfetti ed in famiglia non ci sono casi simili. Per come la vedo io, il nesso tra vaccinazione ed autismo è palese.
Ecco come un banale errore di interpretazione dei fatti possa condizionare per sempre la vita di un bambino e della sua famiglia. In genere a questa diagnosi si arriva con l'ausilio dei medici; subito dopo però (come è normale) i genitori si affacciano su internet, cercano informazioni, chiedono e leggono sono disorientati e cercano risposte credendo di trovarle in chi si presenta come genio quando invece è solo un incompetente.

E' inevitabile cadere nella rete. Il nesso autismo e vaccini è ripetuto allo sfinimento come certezza dimostrata, tantissima gente ne è convinta e viene plagiata finchè anche la persona più equilibrata cede e spesso finisce per dare credito agli antivaccinisti che inducono a credere a teorie che, chissà perchè, prevedono cure che loro stessi hanno inventato: disinteressatamente, ci mancherebbe...

Intendiamoci: questi genitori sono dei veri e propri eroi. Spinti dall'amore per il proprio figlio, compiono atti letteralmente sovrumani, inconcepibili per chi non ha un problema di questo tipo in famiglia. Sono da ammirare, sostenere ed amare per quello che fanno. Ma proprio per questo fa ancora più rabbia: vederli perdere forze e tempo dietro a fantasmi inconsistenti.
Sarebbe molto più semplice comprendere i loro timori e lasciarli andare per le strade che scelgono anche se sbagliate e pericolose ma personalmente ammirandone gli sforzi, ritengo molto più corretto e produttivo informarli, anche con una dura verità, ma farlo onestamente e con dati ufficiali.
Qui non sto raccontando di un episodio, parlo di studi, scienza, logica, tutto il contrario di chi li porta verso altre soluzioni. Quelli che invitano la gente a non vaccinare i propri figli, dimostrano grossa ignoranza e quasi sempre, come detto forti interessi personali.

Si potrebbe pensare che questi gruppi che sostengono la pericolosità dei vaccini si basino su studi forti o su evidenze lampanti...ma non è così.
Esistono studi che come detto sembrano evidenziare un aumento di incidenza della malattia per esempio in zone con forte inquinamento industriale (e l'inquinamento in senso lato può provocare mutazioni genetiche...). Ma nessuno, nè genitori, nè guaritori, fa crociate contro le industrie. L'inquinamento potrebbe essere un "trigger event" un fattore scatenante in individui predisposti, potrebbe...non si sa...ma perchè in molti puntano ai vaccini (che nascono per fare del bene) e non all'inquinamento (che fa SOLO male)?
Perchè proprio i vaccini?
Perchè c'è chi lo dice. E chi ci crede.
La storia del dottor Wakefield l'ho già raccontata, fu uno dei primi ad ipotizzare la connessione vaccini/autismo e lo "dimostrò" in una ricerca pubblicata nella rivista medica più famosa e prestigiosa al mondo, Lancet. Ma vi erano alcune cose che la gente non sapeva (e nemmeno Lancet): Wakefield prese del denaro (più di 500.000 euro) per dichiarare quelle cose. Gli esperimenti che diceva di aver fatto in realtà erano dei falsi e si scoprì che lo studio era in realtà tutto un bluff. Lancet recentemente ha ritirato la pubblicazione con tante scuse, ma il danno era ormai fatto. L'associazione dei medici americana ha definito Wakefield disonesto ed irresponsabile per i danni provocati con il suo gioco sporco. E lui, il "medico incompreso" è finito a rilasciare interviste in programmi di ufologia.

Dopo di lui ormai radiato dall'ordine dei medici, tanti altri (guardacaso tutte persone con una cura pronta, inventata da loro ed a pagamento o con un libro appena uscito in stampa....) hanno rilanciato nonostante tutto, l'idea della correlazione più incredibile. Un comportamento senza senso e dannoso.
Successivamente, proprio per questa "escalation" di teorie, sono stati compiuti diversi studi su questa presunta connessione. Mai nessuno è riuscito a trovare un nesso anche minimo tra vaccini ed autismo. MAI. Nemmeno chi la propone.

Una delle affermazioni degli antivaccinisti a proposito dell'autismo, colpisce tantissimo chi la ascolta e colpì anche me la prima volta che mi capitò di leggerla.

Esiste una comunità cristiana nata in Svizzera e poi stabilitasi definitivamente negli Stati Uniti che ha deciso di isolarsi dal mondo evitando mezzi moderni, televisione, elettricità. Sono degli "estremisti" del vivere semplice,  ma non pretendono di coinvolgere chi non è come loro. Si chiamano Amish e rifiutano persino di acquistare alimenti (alcune comunità rifiutano persino il telefono) preferendo coltivarli e produrli per conto loro muovendosi in vecchie carrozze di legno.
Ebbene gli antivaccinisti sostengono che gli Amish, non vaccinandosi, non conoscono l'autismo.

Detta così sembra una rivelazione chiara: se non esiste un caso di autismo tra chi non si vaccina...vuoi vedere che...

E' proprio così? Lo vedremo nella seconda parte dell'articolo, tra pochissimi giorni, il tempo di "digerire" questo e si riparte...

Alla prossima.

48 commenti:

  1. L'articolo è ben fatto e evidenzia la mancanza di risposte sull'autismo. Io personalmente non ho riesco a farmi una solida opinione al riguardo.

    Spero che in questo spazio chi sostiene nessi tra vaccini e autismo possa portare delle argomentazioni valide ed interessanti a beneficio di tutti.

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  2. Io sono abbastanza convinto che i vaccini con l'autismo non c'entrino nulla.
    Sono molto più portato a pensare ad anomalie genetiche scatenate da fattori ambientali ma nella vita fetale, non dopo la nascita (l'aumento di rischio autismo con l'aumentare dell'età materna per me è illuminante). Inoltre non tutti i casi di autismo appartengono alla stessa "famiglia" è quindi probabile che di cause ne esistano diverse.

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  3. Grazie WeWee, questo è un argomento che sento molto dentro di me, come futuro papà e come zio di un bambino autistico che la madre sta cercando in tutti i modi di aiutare ad uscire dal suo isolamento.

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  4. Ottimo.
    Attendiamo le altre due parti.

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  5. Sono molto più portato a pensare ad anomalie genetiche

    In tal caso una "cura" sarebbe complessa tanto quanto quella della sindrome di Down?

    Inoltre non tutti i casi di autismo appartengono alla stessa "famiglia" è quindi probabile che di cause ne esistano diverse.

    Ma etichettando una serie di disturbi tutti sotto la stessa patologia non si corre il rischio di generalizzare troppo?

    Personalmente sono rimasto senza parole quando ho scoperto un ragazzoautistico che aveva una incredibile capacità di memorizzare tutto quello che vedeva.

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  6. Interessante articolo, anche se non ho capito se i casi di autismo sono stabili (come dice l'articolo inglese) o sono in aumento (come implicherebbe la teoria "genetica")...
    Comunque, volevo sottolineare che dall'autismo si puo' guarire (non parlo ovviamente dei casi piu' gravi). Infatti, una linea sottile separa la categoria dei bambini autistici da quella dei bambini non autistici, e a volte la diagnosi stessa e' molto complicata. Bambini che a 3 anni sono diagnosticati con autismo possono non esserlo ai 7 anni, per fare un esempio, o bambini autistici possono diventare adulti di grande successo (wikipedia fa gli esempi di Bill Gates e Steven Spielberg, tra gli altri).

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  7. Sono una studentessa di medicina al terzo anno e seguo spessissimo questo blog.
    Lo trovo molto interessante e mi aiuta a sbollire la rabbia che mi provoca leggere certa roba online...pseudo-complotti e varie.
    Volendo io diventare neuropsichiatra (che poi chissà come andrà,ne manca di tempo!)questo post mi piace particolarmente.
    Grazie mille per le informazioni interessanti :)

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  8. Interesante articolo che mi tocca un po' da vicino.
    Sono mamma di uno splendore di 2 anni. A 19 mesi rm e eeg mettono in risalto delle anomalie già "sospettAte" verso i 9 mesi.

    Ritardo psicomotorio, scarso interesse al mondo circostante, nessuna parola.

    Sospetta leucodistrofia. Grazie a Dio "quasi" scartata (in attesa di analisi).

    Permane la perplessità dei medci sulla chiusura di mio figlio. Risponde poco se lo chiami, gioca da solo e spesso in modo "semplice", nessuna parola a parte ma-ma, pa-pa, na-na.

    Nessuno mi ha parlato chiaramente di autismo... però è più di un anno che lo sottopongo a fisioterapia, rm, eeg, visite specialistiche tra venezia e padova e salisburgo.

    L'unico medico che ha dimostrato onestà e umanità è il dott. paolo Regini, il pediatra di base di mio figlio.
    "Signora mia siamo solo medici, adesso spesso qualsiasi ritardo viene letto in chiave patologica e tutto diventa autismo. Siamo medici e possiamo sbagliare. Quello che le posso dire è che la leucodistrofia è incompatibile con gli sviluppi costanti di suo figlio e probabile solo se ci si ferma alla rm".

    Preambolo lunghissimo per dire la mia su questo tema così delicato, ovvero che molti bimbi con sospetto autismo sono in realtà sanissimi.

    Bravo weewee, anche se nella seconda parte del post dovresti spendere due parole su Bruno Bettelheim.
    Filosofo austriaco che addossò la colpa dell'autismo alle madri colpevoli di non amare abbastanza i loro bambini.
    http://autismoincazziamoci.org/2009/05/17/la-terribile-verita-su-bruno-bettelheim/
    In particolare leggete il commento di Roberto Colonna.

    "La fortezza vuota", lo studio farlocco sull'autismo del filosofo austro-americano, lo si può trovare ancora in libreria e nelel bibliografie di qualche corso di laurea.

    Ho parlato con una mamma com bimbo disabile. Al bimbo era stata diagniosticata una sindrome autistica grave. E' corsa in biblioteca a legegre un saggio sul tema... e incappò nel libro di Bettelheim.
    Potete immaginare il dolore e lo strazio...

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  9. Refuso alla fine "evitanTo mezzi moderni" ;)

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  10. In tal caso una "cura" sarebbe complessa tanto quanto quella della sindrome di Down?

    Una cura oggi sarebbe impossibile.

    Ma etichettando una serie di disturbi tutti sotto la stessa patologia non si corre il rischio di generalizzare troppo?

    In realtà si parla di "disturbi dello spettro autistico" proprio per racchiuderli in un'unica definizione senza però renderla troppo vaga. Tutti i disturbi, seppur spesso differenti hanno molti punti in comune, prima tra tutti la difficoltà comportamentale.

    un ragazzo autistico che aveva una incredibile capacità di memorizzare tutto quello che vedeva.

    Sono casi unici, più che rari.

    non ho capito se i casi di autismo sono stabili (come dice l'articolo inglese) o sono in aumento (come implicherebbe la teoria "genetica")...

    Sono in aumento le diagnosi, non i casi. E' praticamente più alto il numero di individui con diagnosi di autismo ma quell'articolo mostra come essendo identica l'incidenza nei vari gruppi di età, evidentemente non vi è stato un "aumento dei casi".

    nella seconda parte del post dovresti spendere due parole su Bruno Bettelheim.

    Ne ho accennato, anche se potrebbe essere in effetti l'argomento di un prossimo post.

    Refuso alla fine "evitanTo mezzi moderni"

    Corretto, grazie.

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  11. Credo valga la pena vedere questi due filmati per capire cos'è l'autismo. A volte penso che Rain Man ha fatto più male che bene.
    http://autismoincazziamoci.org/category/cultura/cinema/documentari/

    Comunque incredibili questi di autismoincazziamoci. Un sito bellissimo, pieno di riflessioni, intelligente, ironico.

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  12. Un appunto WeWee: il mitocondrio è un organulo cellulare, non un organo :-)

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  13. Mio fratello è autistico in forma grave, ha 38 anni e la mia famiglia non è stata fortunata come i genitori dei bimbi di adesso ch eper fortuna non conoscono qual'era la realtà della malattia mentale pre-Basaglia: i farmaci inefficaci, i manicomi, l'approccio che avevano i cosiddetti "esperti" psichiatri o la scarsità di conoscenze scientifiche, anche se la strada a tutt'oggi è ancora lunga.

    Fa rabbia sapere che alcuni genitori si affidino ai soliti ciarlatani, fa veramente rabbia...

    Grazie mille per l'articolo, lo farò leggere a mia madre.

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  14. Grazie mille per l'articolo

    Grazie infinite a te ed a gekina per la testimonianza che è molto più preziosa delle mie mille parole.

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  15. Grazie Giuliano, correggo (e dire che ci avevo anche riflettuto sul termine da utilizzare)...

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  16. attendiamo con ansia il prossimo..
    gli Amish so già che, in quanto comunità MOLTO chiusa, si ritrovano con percentuali assurde di malattie genetiche che nel resto del mondo sono rarissime. Curioso di sapere come sia la situazione autismo da loro :D

    visto che alcuni sono rimasti stupefatti dai savant, si noti: sono persone che hanno eccezionali qualità in uno o più ambiti, ma deficit enormi in molti altri. Semplificando al massimo, hanno espanso enormemente l'area dedicata a una certa operazione a scapito di moltissime altre aree, tra cui quella relazionale.
    E se provate a pensare quale mole di dati elaboriamo in ogni rapporto con un'altra persona, non c'è da stupirsi che raggiungano tali livelli in un'altra area, mettendoci tutta la "potenza di calcolo".

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  17. Domanda parzialmente OT:
    Come mai il link che porta alla pagina di wikipedia riguardante gli amish, passa attraverso google?
    Voglio dire, il link non è semplicemente questo:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Amish

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  18. circa la relazione tra autismo ed età materna: secondo un recente studio citato sulla rivista "mente & cervello", si è evidenziata una forte relazione con l'età paterna (risultato analogo per la schizofrenia). Lo hanno trovato in Israele dove -"grazie" alla leva obbligatoria- hanno tutti i dati di interesse.

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  19. In questi giorni se riuscirò nell'impresa (ormai il tempo è tiranno per me), dovrei discutere con un mio amico neuropsichiatra per chiedergli se ha mai avuto modo di notare il legame età dei genitori/autismo. Non per forza per esperienza personale ma anche dalla letteratura e se ne parlano ai loro convegni, sicuramente ha più conoscenze di me che non mi occupo di questi temi.

    ------

    yos, hai ragione non so perchè il link fa tutto quel giro, correggo, grazie.

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  20. Scusa Weewee, forse sposto un po' il punto della questione, però guardando questo video
    http://www.ted.com/talks/lang/ita/aditi_shankardass_a_second_opinion_on_learning_disorders.html
    in cui una neurochirurgo indiana illustra delle tecnche EEG in grado di discriminare tra autismo e altri disturbi come alcuni tipi di epilessia, mi sono chiesta se tali tecniche vengono utilizzate - e se sono diffuse - e se sia plausibile il dato trovato in questo studio secondo il quale quasi un 50% (!) dei bambini a cui viene diagnosticato l'autismo soffre in realtà di crisi epilettiche nascoste.
    (en passant rinnovo i complimenti per il blog!)

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  21. caro collega, come sai,
    i regali degli informatori sono direttamente proporzionali alle capacità di piazzamento farmaci del medico. più potenzialità hai, più premi ti arrivano; oggi un pò meno rispetto agli anni precedenti, ma sempre con questo criterio: do ut des. Io sono valutato una penna a sfera, un blocchetto di carta, una presa usb, ma altri si beccano ancora il giretto a berlino, la vacanza studio ecc. ecc. speriamo con il tempo di raggiungere lo step superiore.......perchè di penne ne ho pieni i cassetti! bye bye

    RispondiElimina
  22. Mi aspettavo di trovare una risposta di qualche sostenitore della teoria vaccini-autismo invece dopo alcuni giorni nulla. Se mi è consentito vorrei fare un pò la parte dell'avvocato del diavolo facendo qualche domanda e ->riportando<- alcuni argomenti dei sostenitori della teoria vaccini-autismo.

    Nel tuo intervento ci sono due affermazioni che mi sembrano in contrasto. Da un lato osservi che l'aumento dei casi di autismo non è assolutamente da mettere in relazione soltanto ai criteri diagnostici più precisi. Poi fai notare che l'autismo è sempre stato presente in diversi gruppi di età e ti chiedi "dove sarebbe questo inspiegabile aumento negli anni recenti?" e lo giustifichi dicendo che i casi sono sempre gli stessi ma aumenta la gestione del problema, diagnosi migliorata. La crescita dei casi di autismo è reale come riporta David Kirby che cita uno studio in cui la diagnosi migliorata "pesa" solo per aumento cumulativo di 2.2 volte del numero dei casi di autismo rispetto a quello riportato negli ultimi 11 ani in California che invece è di 7 volte (ma sull'Italia ci sono statistiche?). Inoltre sembra che la data di inizio dei questo incremento possa essere collocata a partire dal 1988/89. Oltretutto la stima ufficiale di 1 bambino autistico ogni 150 (CDC anno 2007) probabilmente è da modificare in 1 su 100 come riportato da una fonte che cita Pediatrics. Quindi sta aumentando ancora nonostante i protocolli che permettano di diagnosticare meglio e prima l'autismo. A questo punto avrei due domande.
    Stabiliti quali sono i protocolli per una corretta diagnosi il numero dei casi a questo punto non dovrebbe posizionarsi su un valore costante?
    Inoltre se la causa è un disturbo genetico come è possibile che questo disturbo sia stato a partire dagli anni recenti così repentino e sopratutto distribuito in individui così distanti tra di loro?

    I sostenitori vaccini-autismo fanno riferimento a diverse pubblicazioni. Lo studio di riferimento più citato è di un pediatra di nome Yazbak. In questo studio del 2004 sono stati esaminati circa 500.000 bambini danesi nel periodo 1980-2002. Dal 1987 è stata introdotto la vaccinazione MMR e Yazbak nota che proprio nella fascia di età 5-9 a partire dal 1993 c'è stato un incremento notevole di bambini autistici. Da notare che Yazbak è un vaccinista convinto. Non ho trovato nessuna fonte che smentisca questo lavoro. Tu ne sai qualcosa?

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  23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  24. Ci sono ancora problemi nei commenti che riportano un certo numero di link? Ho postato un commento che non è stato pubblicato.

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  25. Io non ho prove scientifiche , nè certezze granitiche , l'unica cosa che posso portare innanzi a chi legge è la mia esperienza personale .
    M. nato sano con sviluppo normalissimo fino al maledetto giorno che ha fatto il vaccino MMR oggi ha diagnosi di autismo
    Alle 10,00 vaccino
    alle 10,15 crisi convulsiva
    alle 10,25 assenza
    alle 11.00 pronto soccorso con velato insulto a mia moglie ( non si viene in PS per ogni sciocchezza)
    intorno alle 15 dopo ore e ore di pianto ininterrotto altra assenza
    la sera in ospedale ci dicono che non è nulla.
    Il giorno dopo M. non camminava più, non gurdava più e non emetteva più un suono .
    L'encefalopatia è evidente ma la causa nessuno la sa mettere nero su bianco, fattostà che M. è autistico e solo poche cose NON SCIENTIFICHE lo hanno fatto stare veramente meglio .

    Per gli altri non so ma per me e mia moglie si tratta di danno post vaccino .
    Andrea

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  26. Ci sono ancora problemi nei commenti che riportano un certo numero di link? Ho postato un commento che non è stato pubblicato.

    Era come al solito nella cartella dello spam. L'ho pubblicato.
    Dammi un po' di tempo per rispondere perchè sono di fretta, a dopo.

    @silviam20:

    mi dispiace per la tua esperienza.
    Grazie della testimonianza.

    RispondiElimina
  27. quasi un 50% (!) dei bambini a cui viene diagnosticato l'autismo soffre in realtà di crisi epilettiche nascoste.

    L'esame EEG è utilizzato spesso in certe forme di autismo.
    La conclusione è plausibile, molti bambini (ed adulti) autistici soffrono di crisi epilettiche più o meno gravi (esistono anche decessi causati da queste crisi) non so dirti se lo studio è corretto perchè non lo conosco e vorrei approfondirlo prima di definirlo attendibile.

    la stima ufficiale di 1 bambino autistico ogni 150 (CDC anno 2007) probabilmente è da modificare in 1 su 100 come riportato da una fonte che cita Pediatrics.

    Sì, la stima si sta avvicinando all'1%, ma quella del 2007 (1/150) è l'ultima ufficiale ed i numeri sono diversi per ogni paese (molti abbassano notevolmente la percentuale) per questo ancora si usa quel valore di 1/150.

    Non ho trovato nessuna fonte che smentisca questo lavoro. Tu ne sai qualcosa?

    Lo studio devo averlo letto mesi fa e non lo ricordo bene, gli ridarò un'occhiata. Se non sbaglio comunque le critiche alla ricerca sono state ferocissime e riguardavano l'uso dei dati da parte di Yazbak. L'avevo già trovato da qualche parte ma devo rimettermi alla ricerca.
    Inoltre Yazbak è un antivaccinista più che convinto, anzi, è un "Wakefieldista" tanto da affermare ufficialmente che suo nipote (autistico) ha tutte le caratteristiche elencate da Wakefield nel "famoso" studio di Lancet. D'altronde basta controllare chi è il primo autore nella bibliografia del suo studio danese.
    ;)

    Al resto delle domande risponderò appena possibile (tanto questo articolo lo tengo ancora qualche giorno) sono davvero fuso. Chiedo perdono.

    RispondiElimina
  28. @ WeWee

    Per curiosita', mi sono messo a leggere lo studio inglese che pretende mostrare una mancanza di correlazione tra casi d'autismo ed eta'.
    Lo studio parla di 19 casi, divisi in tre gruppi d'eta': 16-44, 45-74, >=75. Le percentuali di casi d'autismo sono 1.1, 0.9, 0.8. Essendo lo statistica cosi povera, l'errore e' molto alto. Loro parlano di un'incidenza totale di 1 +- 0.7 (deviazione standard), che diventa 0.8%-3.9% considerando un intervallo di confidenza del 95%. L'incidenza divisa per classi d'eta' ha ovviamente un errore ancora maggiore. La conclusione e' che basandosi in questo studio non si puo' escludere che ci sia un aumento di casi.

    @Silviam

    A cosa ti riferisci con "poche cose non scientifiche"?

    RispondiElimina
  29. @silviamo20
    Mi dispiace molto per una vicenda che sicuramente non lascia indifferenti. Se mi permetti vorrei farti qualche domande.

    In che anno è accaduto questa vicenda? Ed in quale regione?

    Hai segnalato all'ASL la reazione avversa?Come ti hanno risposto?

    Per quale ragione i medici non vogliono mettere nero su bianco? Sei attualmente in causa?

    RispondiElimina
  30. Sul Messaggero una notizia interessante, ma interessanti sono anche i commenti (soprattutto uno)...

    RispondiElimina
  31. Salve, sono la mamma di un bambino di 10 anni, autistico. Ho anche due figlie, più piccole, sane.
    Quando è nato mio figlio, io avevo 27 anni e nessun problema di salute. La gravidanza è stata ottima, così come il parto.
    Nei due anni precedenti la nascita di mio figlio, avevo assunto una terapia ormonale (regolarmente prescritta e monitorata),per favorire la fertilità. La mia riflessione e domanda è la seguente ( magari è veramente fuori luogo, ma a me frulla in testa da tanto): non potrebbe esserci correlazione tra l'aumento dei casi di autismo e le terapie ormonali, ormai molto diffuse, per favorire la fertilità? Scusate, magari è veramente una domanda ingenua, ma vorrei sentire i vostri pareri.

    RispondiElimina
  32. @ Epsilon:

    Ho ritrovato una delle critiche che mi erano sembrate più corrette, in questo articolo.

    E' piena di considerazioni statistiche ma come ricordavo il "problema" è nei dati che ha usato in maniera indiscriminata Yazbak. Ma sono tante le cose che non tornano.

    In particolare, ma chiedo conferme, mi sembra che la figura 1 dello studio di Yazbak sia assolutamente sorprendente: lui sostiene che il vaccino MMR causi un aumento di casi di autismo ma in quella figura (è all'inizio dello studio) non solo l'introduzione del vaccino non ha causato aumento dell'autismo ma questo coincide esattamente con il cambiamento dei criteri diagnostici.

    Questa figura, nello studio che dimostrerebbe la correlazione tra vaccino ed autismo, non dimostra la tesi opposta?

    @ fabio:

    Essendo lo statistica cosi povera, l'errore e' molto alto.

    Sicuramente. Non è infatti da considerare come uno studio definitivo, è solo indicativo. D'altronde sono pochissimi gli studi "decisivi" in questo campo, non è facile trovare dei campioni adeguati ed omogenei.

    @ Didi:

    non potrebbe esserci correlazione tra l'aumento dei casi di autismo e le terapie ormonali, ormai molto diffuse, per favorire la fertilità?

    Teoricamente (è importante, SOLO teoricamente) tutto ciò che viene a contatto con il nostro corpo può avere conseguenze. Un nesso tra prodotti che stimolano la fertilità e l'autismo non è mai stato ipotizzato (e personalmente non trovo nessuna relazione: pur essendo parte del mio lavoro di ginecologo non ho mai notato un aumento di casi di autismo in coppie che si sottopongono a fecondazione assistita).

    E' anche vero che non è possibile studiare TUTTE le sostanze che ipoteticamente possono provocare problemi e quindi probabilmente le molecole che aiutano in questi casi non sono mai state studiate in relazione all'autismo.


    Mi scuso con tutti ma ho davvero pochissimo tempo per approfondire le risposte (in due giorni ho lavorato quasi 30 ore), spero di averne di più nei prossimi giorni.

    RispondiElimina
  33. DANNI dei VACCINI
    Questi studi sono stati effettuati da medici, ricercatori, biologi capitanati dal dott. M. Montinari con i quali ho collaborato anch'io.
    gia' negli anni 1995-6



    In sintesi ecco cosa provoca l'inoculazione di un qualsiasi Vaccino in un corpo umano od animale:
    E' il principio vaccinale stesso (introduzione di sostanze eterologhe=estranee) che deve essere rimesso in totale discussione in quanto portatore, con le varie sostanze altamente tossiche ed invasive e quindi destabilizzanti, introdotte con qualsiasi vaccino, di:
    - ischemie (vedi qui sotto l'articolo con le foto dimostrative) occlusione di determinati microcapillari del sistema circolatorio sanguigno - vedi: Danni cellulari dai vaccini
    - Intossicazioni per mezzo delle tossine contenute nei vaccini per mezzo degli adiuvanti, contaminanti (piu' o meno occulti, inseriti per errore od intenzionalmente dal produttore - vedi Baxter) che sono sostante pericolose, cancerogene (es. formaldeide), nanoparticelle, porzioni di DNA eterologo=estraneo dei virus vaccinali=proteine complesse a DNA, ecc. si creano anche delle reazioni immunitarie innaturali
    - infiammazioni a livello cellulare, tissutale e successivamente organiche o sistemiche, generando malassorbimento e malnutrizione e con il tempo anche malattie degenerative anche in eta' adulta. Queste infiammazioni producono anche di conseguenza la ionizzazione anormale dei tessuti, per cui questi tessuti vanno deionizzati.
    - immunodepressione od immuneccitazione e/o Malattie autoimmuni che perdurano per tutta la vita del soggetto, se non utilizza la Medicina Naturale.
    - mutazioni genetiche mitocondriali - vedi (A) + Universo Bambino - le mutazioni genetiche identificabili, sono trasmissibili alla prole.
    - alterazione del metabolismo cellulare, ciclo di Krebs, e quelle del pH del citoplasma, con immediate alterazioni delle funzioni cellulari (sintesi delle proteine e duplicazioni del dna) per lo stress ossidativo indotto, che puo' divenire il piu' importante fattore di destabilizzazione nutrizionale.
    - danneggiamento della "via di Wnt": la via di Wnt coinvolge tantissime proteine che possono regolare la produzione di Wnt che segnalano le molecole, le loro interazioni con i ricevitori sulle cellule dell'obiettivo e le risposte fisiologiche delle cellule dell'obiettivo che derivano dall'esposizione delle cellule al extracellulare Wnt ligands
    continua

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  34. - intasamento della via Linfatica e dei linfonodi, con conseguenti infiammazioni ed ingrossamento di questi ultimi.
    I linfonodi sono filtri biologici in grado di intercettare e distruggere eventuali germi, sostanze estranee o cellule neoplastiche presenti nella linfa, ma se questi canali + linfonodi, sono sovraccaricati dalla quantita' e qualita' di tossine circolanti (esempio quelle provenienti dai Vaccini), essi si infiammano e si ingrossano;
    - intasamento della "via Purinica" o via di recupero, cioe' disordini del metabolismo delle Purine; questo processo, che si ritiene essere universale, fa uso di basi e nucleosidi preformati o derivanti dalla degradazione degli acidi nucleici. Queste alterazioni ed intasamenti prodotte da tutti i vaccini determinano il malfunzionamento anche della "via purinica di recupero".
    - alterazione delle funzioni intestinali con: modifica del pH digestivo (+ rH e ro'), alterazione del sistema enzimatico, flora batterica autoctona, generando malassorbimento e di conseguenza malnutrizione sopra tutto cellulare, senza contare l'eccitazione (ionizzazione) della mucosa intestinale, sul sistema immunitario, sui villi, e sulle terminazioni nervose, anche per le acidosi indotte dall'introduzione delle sostanze vaccinali !
    - malnutrizione cellulare e corporea + Disfunzioni dello Sviluppo ecc., ecc....
    - evidenziazione ed osservazione di sintomi i piu' disparati, cioe' qualsiasi tipo di sintomo (malattia).

    Il tutto, oltre al fatto che la vaccinazione viene somministrata con vaccini che sono, da bivalenti fino ai piu' recenti esa (6 vaccini) ed epta valenti (7 vaccini), propinati in una sola vaccinazione pur NON conoscendo i DANNI SINERGICI con i vari vaccini inoculati tutti assieme in un'organismo.... di cui in Italia, solo 4 sono obbligatori.....gli altri, che sono facoltativi, sono propinati e spacciati come obbligatori....non potendo avere vaccini non esavalenti od eptavalenti, perche vi sono in commercio SOLO questi ultimi !

    Conclusione:
    NON esiste malattia che non possa essere sviluppata e regalata anche alla prole, con i vaccini !...insomma qualsiasi malattia puo' essere indotta dai vaccini, grazie a Big Pharma ed ai medici vaccinatori !
    Tratto da: mednat.org/vaccini/dannivacc.htm

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  35. Ennesima bella figura vanolicchio.
    Continua così.
    Ma di lavorare onestamente proprio non se ne parla eh ?

    RispondiElimina
  36. Rispondo a Wewe anche se un po' in ritrdo .

    No, non siamo in cusa perchè non faccio Berlusconi di cognome e poi l'avvocato della marina militare che ha esaminato il nostro caso , ci ha detto chiaramente che se quelli del P. soccorso avessero scritto chiaramente cosa era successo a nostro figlio , si sarebbe potuto imbastire un punto di partenza per la causa ma così è la nostra parola contro non so bene chi , visto che ora non si può più avere lo stato come controparte . Abbiamo pensato anche di far causa al medico che ha vaccinato il bambino ma il problema resta sempre quello della documentazione medica . I pochi soldi che abbiamo preferiamo investirli in riabilitazione perchè M. cresce e il tempo è tiranno .
    Al Besta, sottovoce molti nurologi ci hanno detto al 99% è encefalopatia post vaccinale ma non lo scriveranno mai ... E'la carboneria ... E' il timore di ripercusioni ... E' il tradimento del giuramento di Ippocrate per il dio soldo .
    Comunque la nostra realtà è che per i disabili non vale la pena fare battaglie , soprattutto per chi ha deficit come mio figlio dato che lui NON SARA' MAI UN ELETTORE .
    Buona fortuna
    Andrea
    Ps: Scusa scordavo di dire che fare sensazionalismo , ciarlare , esprimere opinioni bla bla , quando non si vive il problema è facile , anzi ci si può costruire sopra un castello di fesserie degno del politico di turno , ma gente mia vi assicuro che quando sei solo ( e lo sei sempre ) con tuo figlio che ti percepisce come un corpo estraneo , che si spventa ad ogni suono , che si contorce per dolori che nessuno riesce ad alleviare , che quando è tranquillo non sai se è nel suo mondo o stà vendo una crisi epilettica non convulsiva , l'unica cosa che vorresti è scomparire ... Ma devi vivere anche se sei morto dentro , DEVI vivere.

    RispondiElimina
  37. ma non lo scriveranno mai
    Conosco perfettamente questa cosa. Mia nipote 12 ore dopo il vaccino MMR ha avuto febbre altissima, convulsioni ed è stata portata d'urgenza al pronto soccorso in uno stato catatonico. Nessun medico ha sostenuto che la causa fossero stati i vaccini nonostante fosse ben nota quella reazione avversa. E' stata tenuta in ospedale per 1 settimana senza che nessuno abbia individuato una causa. Successivamente una visita presso un neurologo pediatra ha sostenuto sotto voce che la causa è stato il vaccino. Si trovano tanti pediatri che sostengono l'utilità dei vaccini ma è veramente difficile trovare un pediatra che in situazioni del genere ti supporti eppure i pediatri parlano sempre delle possibili reazioni avverse.

    Il problema è che oggi la maggior parte dei medici non si vuole esporre e sente di essere coperto se "fila" diritto seguendo le procedure, le direttive, le raccomandazioni oppure citando le pubblicazioni scientifiche che spesso non vengono neanche lette completamente e con commenti sui dati riportati che mi hanno fatto comprendere come a certi dottori manchino le basi della statistica. Posso sbagliarmi ma personalmente penso che questo alla fine si ripercuote in un gap tra la pratica clinica che si occupa del singolo e la ricerca di base fatta di dati e statistiche sulla massa.

    Ti auguro davvero il meglio per la tua famiglia.

    RispondiElimina
  38. ma se i medici non si voglio esporre, perché esiste una pagina come questa che descrive gli stessi sintomi da voi denunciati (a parte l'autismo)?

    http://www.levaccinazioni.it/informagente/vaccinazioni/morbillo.htm

    Giuliano

    RispondiElimina
  39. @Dr. Giuliano
    Non capisco fino in fondo la tua osservazione. Ho detto che i Pediatri fanno informazione descrivendo anche le reazioni avverse. Ma se poi queste reazioni avverse si verificano negano sempre (non tutti) come causa i vaccini. Quella pagina web non la puoi di certo usare in una eventuale causa.

    P.S. Leggendo quella pagina mi sono reso conto di un errore del mio Pediatra che asserisce che i casi di convulsione si presentano con frequenza di 2 ogni 100...mentre li riporta 3 ogni 10.000. Gli devo dire di aggiornarsi :-)

    RispondiElimina
  40. @EpSiLoN: ti prego, senza Dr, che ho dovuto cambiare nick per via del nuovo blog che ho aperto. Va bene Giuliano, come è sempre stato.

    Quello che volevo dire è che comunque ci sono le statistiche e le conoscenze sulle conseguenze avverse del trivalente, e sono stati anche riscontrati casi di febbre alta (pochi ma ci sono stati), così quello che dite ha valenza sia come testimonianza personale, sia come statistica (i bambini con febbre oltre 38,5 ci sono stati, anche se pochi).

    Inoltre pensavo, ma a questo potrebbe rispondere WeWee, nel post (non ricordo se questo o quello precedente) si dice che febbre alta è stata correlata all'inizio dell'autismo in soggetti "sensibili". Forse questo potrebbe essere un inizio d'indagine (se non ne esistono): dopo il vaccino a volte si sviluppa febbre alta e questa (e non il vaccino in sé) può essere un cofattore che forse potrebbe contribuire all'autismo del bambino.

    RispondiElimina
  41. errata corrige: "in questo o nel post successivo", visto che qui si sta commentando il primo...

    RispondiElimina
  42. Quello che volevo dire è che comunque ci sono le statistiche...

    Certo. Ma secondo te come mai si è sempre riluttanti a farsi carico di segnalare una reazione avversa? O peggio ancora segnalare su un referto come causa un vaccino? Eppure come dici tu le statistiche ci sono.

    RispondiElimina
  43. vuoi la mia opinione? Per colpa degli antivaccinisti. Forse per alcune persone (medici di pronto soccorso, di base...) correlare un fenomeno avverso grave con il vaccino vorrebbe dire avallare la teoria antivaccinista, e questo non lo accettano andando a sfociare nell'errore opposto.

    RispondiElimina
  44. Ma secondo te come mai si è sempre riluttanti a farsi carico di segnalare una reazione avversa?

    Posso dare la mia opinione da medico?
    Se da me venisse un genitore con un bimbo (ipotizziamo) con convulsioni febbrili avvenute entro 24 ore da una vaccinazione non avrei nessun problema a segnalarlo per due semplici motivi:

    1) Perchè non ci sarebbe motivo per non farlo

    2) Perchè non per forza l'evento è collegabile al vaccino, ma intanto lo segnalo.

    Queste storie di strane coperture di eventi avversi quindi non mi sembrano la regola, per fare un esempio (non essendo un medico vaccinatore) se io prescrivo un farmaco ed una paziente mi telefona raccontandomi di un effetto collaterale (anche il più lieve) io lo segnalo (dipende dall'evento a chi farlo), perchè non dovrei? Tranne la certezza che l'evento non sia da collegare al farmaco (succede spesso di persone che riferiscono sintomi molto improbabili che loro ritengono collegati ad un farmaco ma che in tutta evidenza non lo sono).

    RispondiElimina
  45. @Giuliano
    Per colpa degli antivaccinisti...
    Ma se la scienza è in larga parte dalla sua parte cosa dovrebbe temere? In fondo questo è il suo mestiere.

    @WeWee
    non avrei nessun problema a segnalarlo
    Non avevo dubbi che lo avresti fatto.

    Queste storie di strane coperture di eventi avversi
    La mia storia non è assurda e sono convinto che sia quasi la norma. E poi non credo che sia un problema di copertura ma semplicemente di disinteresse e pressapochismo.

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  46. Ma se la scienza è in larga parte dalla sua parte cosa dovrebbe temere? In fondo questo è il suo mestiere.

    Temo che parte del problema sia anche l'insicurezza e la paura derivanti dalle denunce che ormai piovono quotidianamente sui medici (e operatori sanitari in genere).
    In molti casi si tratta di vera mala-sanità, in altri di isteria.

    Altre volte (spero in pochissimi casi) può giocare un ruolo l'incompetenza o l'impreparazione dei diretti interessati.

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  47. Bene , se ne potrebbe discutre all'infinito . L'unica realtà è che mio figlio è autistico e poco importa se un giorno o l'altro capiremo le cause del suo status , il problema c'è e resta . Vorrei almeno che ci fossero più possibilità di fare terapia col servizio pubblico invece di dover sempre discutere con il neuropsichiatra per qulsiasi cosa ... insomma parliamoci chiaaro , non è che un ora di psicomotricità e una di piscina alla settiman siano poi così utili

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  48. http://www.facebook.com/notes/alessandro-capobianchi/diritti-negatinon-%C3%A8-tempo-per-noi-che-non-ci-adeguiamo-mai/10150327444676608

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